Apple: la più grande scommessa sono VR e AR



Quello annuale sarà l’ultimo degli iPhone con GPU Imagination Technologies ma il primo a guardare davvero ai mondi 3D del virtuale

Paolo Longo

Pubblicato il 05 Apr 2017


Mancano quasi cinque mesi, oltre 150 giorni, al nuovo iPhone. Tutto questo interesse per uno smartphone? In realtà si, proprio questa volta. Perché se le generazioni precedenti del melafonino introducevano innovazioni e tecnologie fini a sé stesse, cioè indirizzate al solo utilizzo del telefono come ecosistema interno, quello che vedremo a settembre sarà il primo dispositivo della Mela aperto a piattaforme esterne, veicolate dal virtuale. Ne sono oramai certi tutti: iPhone 7S e iPhone 7S Plus godranno di una scheda grafica avanzata, una GPU in grado di processare contenuti 3D come mai prima d’ora, da trasmettere direttamente a un paio di visori specifici. La linea da seguire è la stessa di Samsung, che con il termine Gear ha creato un’insieme di oggetti connessi interessanti, come il Gear VR, visore che riesce a portare i contenuti immersivi al di là dello schermo del cellulare.

Cosa aspettarsi

Apple ha prodotto in casa i chip mobili fino ad oggi, realizzando schede di tutto rispetto e capaci di concorrere con mostri sacri quali Qualcomm e Intel. Si è avvalsa però di Imagination Technologies per le GPU a bordo dei dispositivi (in pratica dal primo iPhone) e lo farà pure per l’iPhone in uscita a settembre ma non per quello successivo, quando la compagnia di Cupertino non prolungherà la partnership con il produttore. Per quale motivo? Dopo un primo “assaggio” del VR e AR sulla generazione 7S e 7S Plus, Apple lancerà un iPhone 8 del tutto rinnovato e dotato di hardware in-house.

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Non vuol dire che in autunno non vedremo qualcosa di nuovo ma solo che il primo passo verso il futuro visto da Tim Cook si compierà assieme a Imagination Technologies mentre il prossimo anno Apple sarà pronta per camminare sulle sue gambe. Per questo sono attesi anche un paio di visori dentro cui poggiare lo smartphone, co-prodotti a sei mani: Apple, Imagination Technologies e Carl Zeiss, e pronti non prima del 2018, cioè quattro o cinque mesi dopo la presentazione di iPhone 7S. Insomma, possiamo considerare la famiglia “s” del 2017 come quelle precedenti, ossia step importanti verso nuove generazioni di telefonini ma non così drastici quanto le linee principali, contraddistinte dal cambio numerico. Più iPhone 8 che 7S dunque, almeno per il momento.

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