La fine del supporto a Windows 7 al momento non è ancora entrata nell’agenda delle imprese di media dimensione e nei prossimi mesi saranno soprattutto i progetti di carattere applicativo a spingere al cambiamento del sistema operativo. Questa l’opinione di Alterna, uno dei principali partner Microsoft sul territorio nazionale, parte di Altea Federation, una realtà che collabora con i leader mondiali dell’innovazione tecnologica e raccoglie sotto un unico marchio la professionalità e l’alta specializzazione di diverse aziende del mondo IT e della consulenza.
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Windows 10: come reagiscono le grandi imprese
Come racconta infatti a Digital4Trade Enrico Mirotti, Senior account manager di Alterna, «Il tema dell’aggiornamento è più in ritardo di quanto noi e la stessa Microsoft potessimo aspettarci. La migrazione da un sistema operativo a un altro costituisce un’operazione che i clienti faticano a intraprendere, perché destabilizza l’equilibrio esistente nella gestione dei sistemi. A meno che, ovviamente, non ci siano dei progetti molto specifici che richiedano anche la valutazione di un cambio del sistema operativo, giustificando così questo passaggio». Il progressivo avvicinamento alla data del 14 gennaio 2020 potrà incentivare le aziende a pensare alla migrazione? Secondo Denis Sacchi, Cloud Solution leader di Alterna, l’avvicinamento alla scadenza del prossimo anno potrà spingere soprattutto le grandi imprese con importanti ecosistemi: «Perché, in assenza di interventi, queste organizzazioni si troverebbero alla data del 15 gennaio 2020 senza un adeguato supporto a livello di patch di sicurezza, dunque non potrebbero più garantire ai propri clienti e interlocutori un ambiente sicuro e protetto».
Windows 10: l’impatto sul mid market
In altri segmenti di mercato, però, come il mid market, lo spauracchio della fine del supporto a Windows 7 potrebbe non essere una ragione sufficiente: «Per questa tipologia di imprese le ragioni principali al cambiamento del sistema operativo saranno di tipo applicativo. Nel momento in cui un’azienda deve adottare un cambio di release di qualche applicativo o vorrà approcciare il cloud in maniera più estesa potrà allora anche pensare al passaggio verso il nuovo Operating System. In mancanza di un progetto applicativo specifico, dunque, è difficile che si pianifichi la migrazione. In Italia non si è abituati da un punto di vista culturale al fatto che un determinato prodotto possa arrivare a fine supporto, si cerca sempre di tergiversare sperando che le scadenze siano rimandate», mette in luce Mirotti.
Windows 10: il ruolo dello sviluppo applicativo
Nel caso di Windows 7 è però molto difficile immaginare che la fine del supporto possa essere rinviata, dunque è necessario che le aziende prima o poi si attrezzino: «Credo che questo passaggio, se affrontato in maniera corretta e con il partner giusto, potrà essere poco traumatico per gli utenti finali, e anzi rappresenterà una opportunità. Saranno quindi importanti gli aspetti tecnologici, ma anche la formazione dell’utente finale, ovvero accompagnare l’utente, nell’esecuzione delle operazioni quotidiane, che ovviamente cambieranno in meglio – evidenzia Sacchi-. Come Alterna interveniamo soprattutto sul lato applicativo e di processo, prendendoci cura in maniera globale del cliente e conducendolo attraverso un percorso, a livello di produttività, collaborazione e sicurezza. Windows 10 da questo punto di vista ci dà una grossa mano nel raggiungere questi obiettivi. Certo, gli applicativi andranno sicuramente testati prima di essere migrati sul nuovo sistema operativo. C’è però da considerare che, in molti casi, i principali applicativi che i nostri clienti utilizzano sono già testati e certificati su Windows 10».
Windows 10: il compito di Alterna
Relativamente alla possibilità di usufruire dell’estensione del supporto a pagamento offerto da Microsoft, l’opinione dei manager Alterna è che – così come capitato ai tempi di XP – si tratterà soprattutto di una opzione valida per le grandi imprese, anche per i costi elevati che il servizio dovrebbe comportare. Compito di Alterna, piuttosto, è quello di far comprendere ai propri clienti come la mancata adozione di un sistema operativo così evoluto precluda possibilità, che sono legate sostanzialmente alla maggiore sicurezza, alle potenzialità del cloud, ed ad un’esperienza d’uso completa delle soluzioni Microsoft più innovative come ad esempio Microsoft 365, piattaforma di modern workplace che supporta le imprese nell’adozione dello smart working e nel sostegno del lavoro in team. «A partire dal 15 gennaio 2020, Windows 7 sarà sempre meno sicuro, perché le minacce continueranno ad avanzare e non saranno più rilasciati gli aggiornamenti. Anche se non metteremo in atto delle operazioni di “terrorismo” sui nostri clienti, aiuteremo senz’altro, come partner Microsoft a tutto tondo, a considerare attentamente questo aspetto e quanto il loro modo di lavorare sia cambiato rispetto ai tempi dell’uscita di Windows 7», conclude Mirotti.