Windows Server 2003, migrazione completata solo dal 15% delle aziende
Un’indagine di SpiceWorks evidenzia come la grande maggioranza dei professionisti IT abbia già pianificato il passaggio a un nuovo sistema operativo
Pubblicato il 24 Mar 2015
Dunque oltre 9 aziende su 10 hanno migrato o si preparano a farlo. Ma verso che cosa? In grande maggioranza (64%) verso Windows Server 2012 R2, la ultima versione del sistema operativo disponibile. In buona parte, i professionisti IT scelgono questa opzione proprio perché si tratta dell’ultima versione, ma anche per le possibilità di virtualizzazione e ragioni legata alla standardizzazione del software. WinServer 2008 R2 è invece la seconda scelta. Ci sono ovviamente tutta una serie di barriere legate a questo processo che ostacolano il lavoro e la programmazione dei reparti IT: in fondo c’è la la mancanza di un bisogno immediato, perché il vecchio Windows server 2003 compie ancora il suo dovere. Ci sono poi problemi legati al budget, alla perdite di tempo e alla compatibilità con i software esistenti. In qualche modo, però, la strada sembra tracciata. E non si tratta soltanto di un cambio di software: circa i tre quarti dei professionisti IT, di pari passo con la migrazione, stanno pianificando investimenti importanti nell’acquisto di nuovi server, servizi cloud e di soluzioni di virtualizzazione. Insomma, la ricerca conferma che la fine di Windows Server 2003 è in atto e, secondo diverse stime, dovrebbe comportare un giro d’affari di 100 miliardi di dollari.