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System Integrator: Maticmind punta il dito sulle certificazioni inadeguate

Pubblicato il 22 Set 2017

Redazione TechCompany360

Claudio Girlanda, Application Solutions and Consulting BU manager di Maticmind

I system integrator partner program da un lato sono utili poiché consentono di sviluppare business, differenziarsi dalla concorrenza, accedere a sconti aggiuntivi e godere della protezione sui deal attraverso un livello avanzato di mutuo ingaggio. Dall’altra parte, sono invece piuttosto lontani dalla realtà italiana, in quanto pensati e tagliati su mercati di tipo diverso per volumi e requirement.

Claudio Girlanda, Application Solutions and Consulting BU manager di Maticmind

Il mercato non riconosce le certificazioni

In linea generale, il riconoscimento di rebate e fondi marketing per lo sviluppo del mercato, il valore aggiunto collegato alla visibilità del brand del vendor e l’accesso a tool, risorse marketing e figure professionali dedicate sono i principali plus che possono essere forniti ai system integrator per il supporto al business. Tra i punti di debolezza troviamo, invece, le certificazioni, soprattutto quelle di vendita e di prevendita, che spesso non sono riconosciute dal mercato o non sono propedeutiche al raggiungimento di un livello adeguato di competenze e la profittabilità che risulta macchinosa nel calcolo. In definitiva, quello che chiediamo ai vendor è trasparenza, lealtà, predicibilità, maggiore contestualizzazione al mercato italiano e semplicità

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