Strategie

Il 2014 in parole. Ecco le dichiarazioni e gli annunci più clamorosi dei big dell’IT

Dall’accordo Apple-Ibm, all’investimento di Dell nel canale, sino alla presentazione di Windows 10: le parole e le strategie dei protagonisti

Pubblicato il 07 Gen 2015

Gianluigi Torchiani

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Il 2014 che ci siamo da poco lasciati alle spalle è stato un anno importante per molti big della tecnologia, che hanno annunciato una serie di cambiamenti o strategie destinati ad influenzarne le strategie nei prossimi anni, anche in materia di distribuzione commerciale.

Satya Nadella, chief executive di Microsoft, ad esempio, in alcune dichiarazioni effettuate lo scorso anno, ha spiegato come Windows 10 «sarà la migliore versione di Windows mai fatta per le imprese». Inoltre ha ricordato come il gigante di Redmond stia puntando con forza sul cloud, che rappresenta “il fondamento della crescita futura dell’azienda”, tanto che le entrate provenienti da questo settore di mercato sono cresciute a tripla cifra nel corso degli ultimi trimestri.

Uno dei momenti da ricordare del 2014 è stato l’accordo strategico di partnership tra Ibm e Apple, che aveva spinto il Ceo Tim Cook a dire: «Per la prima volta in assoluto, i nostri clienti iOS potranno contare sulle note Big data analytics di IBM e averle sempre a portata di tap. Per Apple, si tratta di un’eccellente opportunità di mercato. Per il mondo enterprise, è un passo radicale e qualcosa che solo Apple e IBM possono offrire».

Altro importante momento è stata la divisione in HP, che ha portato alla nascita di due aziende distinte: da una parte le stampanti e i pc, dall’altra le soluzioni enterprise e i servizi. «La decisione di dividere HP in due società che siano leader di mercato sottolinea il nostro impegno per il piano di rilancio. Questa decisione garantirà ad ognuna delle due società l’indipendenza, il focus, le risorse finanziarie e la flessibilità di cui hanno bisogno per adattarsi rapidamente al mercato e all’evoluzione dei clienti, e si tradurrà anche nuovo valore generato nel lungo termine per gli azionisti», aveva commentato nell’occasione l’amministratore delegato Meg Whitman. Il 2014 è stato un anno di importanti cambiamenti anche per Ibm, che ha ceduto la propria attività di produzione di semiconduttori a Global Foundries e la divisione X86 a Lenovo. I risultati finanziari ottenuti in seguito a queste scelte non sono stati dei migliori, tanto che l’amministratore delegato Ginni Rometty, ha dovuto difenderle pubblicamente: «Anche se non abbiamo raggiunto i risultati attesi, abbiamo continuato ad avere buone performance nelle nostre aree di crescita strategiche – il cloud, i dati e gli analytics – in cui stiamo spostando il nostro focus. Accelereremo questa trasformazione. Stiamo mettendo in pratica una strategia definita che innalzerà il valore di Ibm, e abbiamo intrapreso azioni significative per abbandonare attività non strategiche».

Il fondatore di Dell, Michael Dell, invece, nel corso dell’anno è più volte intervenuto per ribadire la scelta dell’azienda di puntare su un modello di vendita indiretto: «Il canale ha avuto un grande impatto sul nostro business, fantastico e difficile da descrivere. Quando nel 2007 formalizzammo il nostro programma partner, era allora impensabile che nel 2014 avrebbe fruttato alla nostra società ben 20 miliardi di dollari di giro d’affari. Penso che il peso del canale sia destinato a crescere nel prossimo futuro, non vedo perché non dovrebbe essere così, abbiamo forti prodotti e un’adeguata strategia. L’Europa, in particolare, è sempre stata più orientata al canale rispetto agli Stati Uniti, ma abbiamo registrato una crescita in tutto il mondo». Ancora più esplicito, se possibile, è stato Joe Tucci, amministratore delegato di EMC, che ha dichiarato: «Finché io vivrò e respirerò, non saremo mai al 100 per cento del canale. Ma vi garantisco che finché io vivrò e respirerò, diventeremo sempre più dipendenti dal canale».

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