Rivoluzione in Passepartout: al via un ecosistema a misura di App

All’annuale evento Passworld la software house specializzata in gestionali e guidata dall’AD Barbara Reffi ha annunciato una nuova strategia all’insegna della collaborazione: distributori, system integrator e risorse interne condivideranno competenze e applicazioni sulla piattaforma Pass Store

Pubblicato il 05 Ott 2015

Redazione TechCompany360

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Passepartout, lo specialista sammarinese dei gestionali e degli ERP punta alla crescita. E in un mondo in cui personalizzazione e produttività anche fuori dall’ufficio sono i nuovi mantra del business, crescere significa prima di tutto fare affidamento sulle mobile application. “Per alcuni competitor questo equivale a dire sfruttare il capitale messo a disposizione dagli investitori per acquisire aziende e competenze. Per noi invece si tratta di consolidare quel che abbiamo fatto insieme ai nostri partner in questi anni, aumentando allo stesso tempo il numero dei servizi e la soddisfazione dei clienti”, ha spiegato Stefano Franceschini, Presidente di Passepartout, in occasione di Passworld, l’evento annuale che il gruppo organizza per tracciare la strategia tecnologica e commerciale rispetto al proprio portafoglio prodotti.

“Per fatturato siamo piccoli se paragonati ad alcuni concorrenti. Ma se consideriamo l’azienda come un insieme omogeneo di competenze e relazioni, anche grazie all’originalità dei nostri modelli di business, non siamo secondi a nessuno”. E così Passepartout debutterà nella app economy facendo leva su un inedito concetto di ecosistema, costruito a cavallo di distributori, system integrator e risorse interne.

La nuova proposizione ruoterà attorno a PassBuilder, uno strumento integrato nella suite MDS (che comprende tutte le altre soluzioni messe a disposizione dei clienti). Come suggerisce il nome, PassBuilder permetterà di sviluppare mobile app in grado di interagire con ciascuna delle piattaforme del vendor. I software saranno utilizzabili poi su iOs, Android oltre che sui sistemi Windows che – secondo Franceschini – con la versione 10 e grazie alla totale compatibilità con la stragrande maggioranza delle postazioni installate nelle PMI e negli studi dei professionisti, deve ancora esprimere il suo massimo potenziale.

Per utilizzare PassBuilder i partner pagheranno un fee a Passepartout, acquisendo così i diritti per creare applicazioni su misura compatibili con tutte le piattaforme del vendor, in base alle specifiche esigenze dei propri clienti, ma anche degli altri system integrator. E potranno condividerle con loro, gratis o a pagamento, su uno spazio on line gestito dal gruppo sammarinese che si chiamerà Pass Store. Passepartout si occuperà inoltre delle trattative con l’App store, Google Play e Windows Store per la pubblicazione di un browser universale che darà accesso alle app ideate dai partner o dalle risorse interne. La versione beta dovrebbe essere disponibile a marzo 2016, mentre il roll out commerciale è previsto a partire da giugno.

Barbara Reffi, AD Passepartout

“La nuova strategia nasce dall’esigenza di perseguire gli obiettivi di crescita senza snaturare le attitudini delle persone e delle organizzazioni – ha spiegato Barbara Reffi, Amministratore Delegato di Passepartout – . Chi tra i partner ha spiccate doti commerciali può mutuare know how tecnico da altri soggetti appartenenti all’ecosistema, e viceversa, senza rivolgersi a fornitori esterni per identificare nuove soluzioni specifiche. Essere riconosciuti come ecosistema ci permetterà di passare da un approccio sartoriale a uno di tipo industriale, senza rinunciare alla personalizzazione dei prodotti e promuovendo l’estensione di un mondo, di una piattaforma, che esiste già: quello delle app sarà uno strato esterno da aggiungere a una serie di competenze di cui disponiamo da tempo e che vogliamo entrino in una logica di condivisione”.

Condivisione che passerà anche per la PassBuilder Academy, una serie di corsi intensivi di formazione sui temi della programmazione, della contrattualistica e del marketing legati alla app economy. Dal prossimo Passworld, che si terrà a giugno a Riccione, le soluzioni e le proposte create dai partner all’interno del neonato ecosistema verranno inoltre promosse durante l’evento, che ha l’ambizione di diventare un vero e proprio showcase delle mobile application dedicate al mondo dei gestionali e degli ERP. “Questa esperienza non vuole essere un’invasione di campo” – ha assicurato Franceschini parlando a una platea forse un po’ frastornata dalla novità – . Vogliamo che i partner inquadrino nuove vie per valorizzare le proprie competenze. E il primo passo per mettere a fattor comune le capacità necessarie a sviluppare domanda è la creazione dell’ecosistema Passepartout”.

Secondo Corrado Rossi, Direttore Commerciale di Passepartout, si tratta di una evoluzione inevitabile: “Se vogliamo continuare a essere protagonisti del mercato dobbiamo immaginare il futuro facendo innovazione non solo di prodotto. E soprattutto non dobbiamo essere vittime dell’innovazione degli altri: il fenomeno della disruption, che travolge prodotti e intere categorie merceologiche, è più che mai attuale, per i nostri clienti ma anche per noi. Il mercato si affronta meglio con un’offerta integrata, aggiungendo funzionalità specifiche, interfacce specializzate e aperte ai mobile device. Per realizzare i nostri progetti dobbiamo fare ricorso a una freschezza e una voglia di conquista tipiche delle giovani imprese. Il focus per i prossimi mesi? La digitalizzazione e la conservazione dei documenti, in modo da prepararci all’imminente rivoluzione della fattura elettronica e dello scontrino elettronico”.

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