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Raytheon | Websense diventa Forcepoint

Ufficializzato il cambio di nome della joint venture nata nei mesi scorsi tra Vista Equity Partner e Raytheon

Pubblicato il 18 Gen 2016

Gianluigi Torchiani

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John McCormack, Ceo di Forcepoint

Raytheon | Websense diventa Forcepoint: è stata ufficializzata infatti la nuova denominazione della joint venture nata nei mesi scorsi tra Vista Equity Partner e Raytheon, colosso USA dei sistemi di difesa. Il focus di Forecepoint è quello della sicurezza informatica, grazie a una piattaforma, Triton, capace di proteggere aziende ed enti dalle minacce esterne e interne, riducendo al minimo il “dwell time”, ossia il periodo tra il compromesso informatico e la risoluzione.

«Con Forcepoint, le organizzazioni possono proteggere utenti, reti e dati nel cloud, on the road, e in ufficio. Semplifichiamo la conformità, permettiamo un migliore processo decisionale e ottimizziamo la sicurezza in modo che i nostri clienti possano concentrarsi su ciò che è importante per loro – ha affermato il CEO di Forcepoint, John McCormack – . Forniremo una piattaforma cloud-centric unificata per difendersi dagli attacchi, rilevare prima possibile attività sospette e offrire il contesto necessario per decidere le azioni da intraprendere per fermare l’attacco e bloccare il furto di dati. Difendere, rilevare, decidere, sconfiggere – questa è la nostra visione per la Sicurezza in 4D di Forcepoint. Abbiamo un’esperienza, un impegno finanziario e un accesso continuo a tecnologie di sicurezza unici per poter concretizzare questa visione».

Oltre al cambio di nome, la società si è poi rafforzata da un punto di vista tecnologico, dopo aver acquistato da Intel security Stonesoft per una cifra non precisata; decisione che porta in dote le relative tecnologie di next-generation firewall e i proxy firewall. Il vendor, infine, si appresta a lanciare tre nuovi prodotti: Insider Threat Detection (per il momento distribuito solo negli USA) rivolto alle minacce interne, una soluzione per la protezione di Microsoft Office 365 su cloud e un’altra per la sicurezza della rete di nuova generazione.

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