Marketplace

Nel marketplace Oracle il cloud prende forma e guarda al canale



L’azienda offre a disposizione dei partner un punto di incontro virtuale per mettere in mostra le proprie applicazioni, confrontarle e sottoporle alla valutazione dei clienti. Una soluzione già ampiamente a all’estero, ancora solo ai primi passi in Italia, dove cresce però l’interesse dei system integrator

Redazione TechCompany360

Pubblicato il 27 Mar 2014


La fase di studio del cloud computing volge rapidamente al termine e per fornitori e utenti è il momento di pensare seriamente a trovare la giusta configurazione per supportare le finalità delle rispettive aziende. Dal punto di vista di chi affronta il mercato dalla parte dell’infrastruttura e dei servizi, significa sostanzialmente mettere a punto strumenti in grado di incentivarne l’adozione. «Diversi nostri clienti stanno ormai pianificando la transizione al cloud computing – afferma Sanjay Sinha, vice president cloud development di Oracle -. È uno dei passaggi chiave nel mondo industriale, uno dei più importanti a livello di infrastruttura, capace di portare agli utenti maggiore velocità di azione e minori costi».

Dove entra in gioco un rinnovamento a livello infrastrutturale, un’azienda in grado di offrire hardware, software e servizi correlati non può perdere un istante. Arriva così la proposta destinata a coinvolgere i partner per invitarli a spingersi oltre le consuete attività di canale, sviluppo dedicato o assistenza, nell’intento di raccogliere sotto le proprie insegne un’offerta più completa e articolata possibile. «Oracle Cloud Marketplace è una sorta di mercato globale all’interno del quale ognuno di nostri partner potrà pubblicare le proprie applicazioni – spiega Sinha -. L’interfaccia è studiata in modo che i clienti siano in grado di sfogliare il catalogo per individuare le caratteristiche e trovare le soluzioni che cercano, ma anche trovarne di nuove in grado di aiutarli a evolvere meglio il proprio business».

Dalla combinazione dei propri software con i server ereditati da Sun, abbinati a standard quali Java e MySQL, l’obiettivo è attirare i clienti attraverso soluzioni complete e aumentare di conseguenza i volumi di applicazioni attivi sui propri sistemi, partendo dal presupposto che ogni sorta di applicazione, dall’Erp alla supply chain passando per i più attuali strumenti di collaborazione e condivisione, social network compresi, possano ruotare intorno al cloud. «I nostri 17 data center sono già in grado di servire 25 milioni di utenti con soluzioni cloud – sottolinea Sinha -. Vale a dire, 19 miliardi di transazioni al giorno al servizio di 12mila clienti».

La motivazione per indurre a preferire questo maketplace è in una impostazione orientata alla massima apertura e a contatti diretti. In pratica, Oracle intende fornire lo strumento e lasciare la gestione in mano agli interessati. «Per ogni applicazione verrà verificato solo il corretto funzionamento – prosegue il vice president -, dopodichè gli utenti saranno liberi di entrare in contatto tra loro, aggiungere valutazioni personali e renderle pubbliche, oltre naturalmente acquistare se lo ritengono opportuno».

Dal punto di vista dei partner in particolare, vuole essere uno stimolo per lavorare in direzione dell’integrazione tra i propri moduli, ma anche con altre applicazioni. In caso di acquisto, si entra in contato diretto con il cliente, «una possibilità molto importante di crescita per il loro giro d’affari e la prospettiva di monetizzare i propri investimenti effettuati sulla piattaforma Oracle», quello che esattamente si aspetta l’azienda in termini di ritorno e si augura stimoli una crescita.

A livello nazionale, la partecipazione è ancora tutta da costruire, una situazione sul cui rapido cambiamento però non ci sono dubbi. «Attualmente possiamo contare su un solo partner realmente attivo – ammette Giovanni Ravasio, country leader applications di Oracle Italia -. L’interesse è comunque elevato, come ci ha confermato l’incontro che abbiamo appena organizzato proprio per il canale, dove i system integrator erano tutti presenti».

Per loro, le strade percorribili utili a trasformare in fatturato questa occasione sono diverse. «Un’applicazione può essere inserita nel cloud Oracle e interagire con quelle del cliente, oppure il partner può integrare la soluzione con il proprio cloud e all’occorrenza anche con il nostro – conclude Sinha -. Ma il marketplace, la cui adesione è gratuita, è anche strumento di marketing per far conoscere le proprie applicazioni, avere riscontri, conoscere le altre e confrontarsi».

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