Report e sicurezza

Malware da record nel 3° trimestre 2013. Tutti i dati e i Paesi più attaccati

Nel terzo trimestre 2013 il Report sul malware denuncia un aumento significativo degli attacchi con in testa i Trojan che rimangono la minaccia maggiore e più diffusa diventando la causa principale delle infezioni

Pubblicato il 05 Dic 2013

Marco Maria Lorusso

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Gli attacchi vincono e la protezione perde… Sarà davvero una battaglia persa?

Da quanto emerge dal Report sul malware pubblicato da Panda Security che prende in esame i dati del terzo trimestre 2013, sembra proprio di sì!

In questo periodo di tempo sono stati 10 milioni gli esemplari identificati in soli 9 mesi, un aumento rilevante se si pensa che la stessa quantità è stata rilevata in tutti i 12 mesi del 2012 con in testa i Trojan come minaccia più diffusa e quindi la maggior causa delle infezioni.

Android sembra continui a essere la piattaforma presa più di mira, anche se iOS detiene anch’esso un triste primato.

Le statistiche del terzo trimestre 2013 vedono quindi i Trojan al primo posto con il 76,85%, seguiti da worm (13,12%), virus (9,23%) e adware-spyware (0,57%).

Tra i codici più rilevanti degli scorsi mesi si è imposto CryptoLocker, un nuovo ransomware che sequestra i documenti degli utenti e ne chiede il riscatto, Un significativo incremento è stato rilevato negli attacchi che sfruttano la tecnica del DNS cache poisoning colpendo importanti pagine Web in Malaysia tra cui i siti locali di Google, Microsoft e Kaspersky.

A proposito di cyberspionaggio, gli USA hanno superato la Cina dopo le rilevazioni di Prism utilizzato dall’NSA per ottenere dati dalle principali aziende americane.

Se spostiamo la lente sulle aree geografiche più colpite dal malware, l’America Latina detiene il primato del territorio più attaccato, ma la Cina, nella classifica dei 10 Paesi più colpiti, conquista il primo posto con circa il 60%, seguita dalla Turchia (46,58%) e il Perù (42,55%).

Unico dato confortante, se così si può dire, riguarda l’Europa che nella classifica generale compare come l’area con il minor numero di infezioni. Le nazioni meno colpite sono i Paesi Bassi (19,19%), il Regno Unito (20,35%) e la Germania (20,60%). L’Australia resta l’unica zona extra-europea con una percentuale relativamente bassa: 26,67%.

Vista la situazione, non ci resta che sperare nell’anno nuovo…

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