Sicurezza

Malware da record a novembre

I ricercatori di Check Point Software Technologies evidenziano una netta ascesa degli attacchi contro aziende e dispositivi mobili

Pubblicato il 22 Dic 2015

Gianluigi Torchiani

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Lo scorso mese di novembre ha segnato un triste primato per quanto riguarda gli attacchi a reti di organizzazioni e dispositivi mobili in tutto il mondo. È quanto ha rivelato una ricerca di Check Point Software Technologies, fornitore di soluzioni di sicurezza, che ha anche sottolineato come l’Italia sia stata presa di mira, in particolare, da malware di tipo Conficker, Necurs e Sality. Check Point, inoltre, grazie alla threat intelligence collegata alla ThreatCloud World Cyber ThreatMap, che monitora luoghi e metodi di come avvengono gli attacchi in tutto il mondo, è riuscita a scovare più di 1.200 tipi di malware diversi solo nel mese di novembre; Conflicker e Necurs, tra i più diffusi, possono disattivare i servizi di sicurezza per creare maggiore vulnerabilità all’interno della rete che a sua volta rischia di essere ulteriormente infettata. Necurs, ad esempio, è stato 30 volte più frequente rispetto al mese di ottobre. Sempre nel mese di novembre, i principali malware responsabili del 40% circa di tutti gli attacchi, sono stati tre: Conficker che disabilita i servizi di sicurezza; Cutwail, una botnet che usa principalmente spam e attacchi DDoS; Necurs, che viene usato come porta di servizio per scaricare altri malware su una macchina già infetta.

«Le organizzazioni devono combattere ogni giorno per garantire che le proprie reti non siano infettate dai cyber criminali, e conoscere il nemico è fondamentale – ha dichiarato Nathan Shuchami, Head of Threat Prevention di Check Point -. I dati di novembre evidenziano che gli hacker si stanno impegnando per creare malware in grado di disattivare i servizi di sicurezza e infettare macchine furtivamente, in modo da facilitare l’exploit. L’ascesa dei malware mobili ci dimostra anche che le organizzazioni avranno sempre più necessità di tutelare i dispositivi mobili dei dipendenti. Gli hacker hanno capito che questi dispositivi sono un bersaglio più facile delle reti aziendali, per questo è essenziale che le organizzazioni applichino sistemi di protezione per prevenire gli exploit e frenare le fughe di dati».

La ricerca svolta da Check Point, inoltre, ha evidenziato, sempre nel mese di novembre, un aumento del 17% per quanto riguarda l’utilizzo di malware di tipo Xinyin, Ztorg e AndroRAT che mirano ai dispositivi Android e risultano essere le varianti più diffuse.

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