Iniziative

Itway con 4Science punta al mondo dei Big Data

L’obiettivo è gestire la crescente quantità di dati prodotti da istituzioni culturali come enti di ricerca scientifica, musei, università, biblioteche e fondazioni

Pubblicato il 04 Apr 2016

Gianluigi Torchiani

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Giovanni Andrea Farina, presidente di Itway

La nuova scommessa di Itway sono i Big Data. In particolare, il distributore romagnolo punta a gestire la grande quantità di dati prodotti da istituzioni culturali come enti di ricerca scientifica, musei, università, biblioteche e fondazioni. Il mercato di riferimento dell’ICT for Cultural Heritage e della Data Curation è stimato in 4 miliardi di euro in Europa e gli attori specializzati sono poco più di 10 a livello mondiale, in gran parte operatori interni a istituzioni pubbliche. Con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per questo mondo Itway ha annuncia la nascita di 4Science che, oltre alle istituzioni pubbliche, si rivolgerà anche alle aziende che si occupano di medicina, farmaceutica, aerospazio, biotecnologie, materiali avanzati, ricerca a scopo di brevetto. Secondo Itway 4Science rappresenta la prima iniziativa privata italiana in quest’area e si avvarrà di un team di professionisti, tra cui ingegneri, ricercatori, docenti universitari. Inoltre la nuova società potrà contare sull’esperienza del distributore nella gestione della sicurezza informatica, oltre che l’offerta di servizi Cloud avanzati. In effetti nel 2014 il gruppo aveva fondato iNebula, specializzata nella nuvola. Nel 2015 era stata poi la volta di Nebula connect, nata da una partnership con Eurotech, attiva nella fornitura di sistemi embedded, piattaforme M2M (Machine-to-Machine) e soluzioni IoT (Internet of Things).

Soddisfazione per la nuova iniziativa è stata espressa da G. Andrea Farina, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Itway : «La nascita di 4Science è la conferma della visione del Gruppo verso il mercato del Valore. I settori di Advanced Data Management e di Science and Cultural Heritage sono in forte espansione, scarsamente presidiati e difficilmente raggiungibili da attori non specializzati. Inoltre, è un atto di fiducia nei confronti del nostro Paese, dove la scienza e la ricerca scientifica non godono della giusta valorizzazione. Siamo certi che la “via italiana” di fare informatica per la scienza avrà importanti riconoscimenti anche all’estero».

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