Dati
Gartner: il mercato smartphone è sempre più cinese, la mappa dei nuovi equilibri
Nel terzo trimestre 2014 c’è da segnalare il boom di Xiaomi e l’avanzata di Apple. In difficoltà, invece, Samsung. Stanno cambiando gli equilibri di un mercato chiave
16 Dic 2014
Ovviamente le diverse aree geografiche si sono comportate diversamente: i mercati emergenti sono andati molto forte, in particolare Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa, con le vendite di smartphone in crescita di quasi il 50 per cento anno su anno. Bene tra i mercati maturi, gli Stati Uniti, con un vistoso aumento del 18,9% nel terzo trimestre del 2014, favorita dal lancio degli iPhone 6 e 6 Plus. Male, invece, l’Europa occidentale, che nel trimestre ha osservato un calo del 5,2%, il terzo consecutivo dall’inizio dell’anno. Per quanto riguarda i vendor, il predominio del sistema operativo Android rimane sostanzialmente inalterato ed è anzi in crescita rispetto al 2013 (oltre 83% di quota di mercato). Di pari passo con l’andamento degli iPhone va anche Ios (12,7%), mentre ormai alla concorrenza restano solo le briciole (Windows 3%, che sembra aver smarrito il percorso di recupero dei mesi scorsi).
A pagare questa tendenza è soprattutto la casa sudcoreana, che ha perso quota soprattutto in Europa occidentale e in Asia. Le vendite di smartphone Samsung sono diminuite del 28,6 per cento in Cina, il più grande mercato per Samsung. Non solo: Samsung ha dovuto fare i conti anche con un calo del 10,8 per cento anno su anno. Dalle parti di Cupertino, invece, si può cantare vittoria, grazie a vendite cresciute del 26% nel terzo trimestre del 2014 per effetto dell’introduzione dell’iPhone 6 e iPhone 6 Plus; il quarto trimestre 2014 dovrebbe essere ulteriormente positivo grazie al traino natalizio. Tra le multinazionali del Dragone, invece, c’è da segnalare la performance di Xiaomi, che ha fatto il suo esordio nella top cinque dei vendor di smarpthone, grazie a un incremento record del 336 per cento innescato dalla forte performance in Cina, dove è diventato leader di mercato.