Solidarietà Digitale

Covid-19: sotto la spinta di CoreTech fare rete diventa necessità e opportunità

La spinta forzata del coronavirus verso soluzioni di lavoro a distanza mette in luce le capacità nascoste delle imprese italiane a collaborare e offrire le proprie competenze per un obiettivo comune

Pubblicato il 19 Mar 2020

coronavirus coretech

Sono già tante le lezioni impartite, senza alcuna distinzione, dalla diffusione del Coronavirus. Come dimostra CoreTech però, se gestite con lucidità e competenza, almeno una parte di queste possono essere trasformate in opportunità.

In questi giorni, l’azienda non ha esitato a domandarsi come una piccola azienda di informatica possa dare una mano in una situazione di crisi. Immediata la risposta: mettere a disposizione gli strumenti disponibili, la forza lavoro e i contatti.

Prima di tutto, questo ha significato offrire gratuitamente alle aziende italiane Sygma Connect, il software utile a lavorare da casa connettendosi al PC del lavoro, lasciato acceso e, subito dopo, quando è partita l’iniziativa AGID di Solidarietà Digitale, essere tra i primi ad aderirvi. Già dal 3 marzo scorso, subito dopo la newsletter di Assintel intitolata “emergenza Coronavirus”, presentando una candidatura immediata, accantonando senza esitazione ogni prospettiva di guadagno.

La frenesia del momento richiedeva tuttavia alcuni giorni per completare i passaggi formali necessari e passare alla pratica. Così, nell’attesa il giorno successivo è partita a sua volta una newsletter CoreTech a tutti i contatti aziendali, per invitarli direttamente a usare gratuitamente Sygma Connect.

Nel contempo, ha preso forma il sito Web senza scopo di lucro, ImprenditoriInformatici.it per radunare altre aziende e diffondere insieme le informazioni utili per abilitare il lavoro da remoto.

I risultati non si sono fatti attendere, e non è stata una cosa da poco. Martedì 10 Marzo alle 17.36 infatti, CoreTech riceve un’email firmata da Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione. Dopo i ringraziamenti del caso, l’invito, e l’auspicio, a confermare formalmente la propria disponibilità

Sbloccata la situazione, la mattina dopo alle 8.39 è arrivata la prima richiesta di account Sygma Connect. Poi un’altra alle 9.29 e un’altra ancora alle 9.41 e un altro alle 10.02. Da lì in avanti, richieste quasi ogni minuto, al punto di rendere necessario un potenziamento urgente dell’infrastruttura Web. Stesso destino per il centralino interno sommerso di richieste di aiuto, con tutte e 17 le persone impiegate in CoreTech dirottate a lavorare solo per Sygma Connect.

Le forze però, nelle PMI sono per definizione limitate. Serve quindi una chiamata a raccolta e il gruppo Imprenditori Informatici si rende subito disponibile a dare una mano. Da una conference call scaturisce un documento in italiano e in inglese con la richiesta di collaborazione solidale da condividere con il CISPE e diffondere anche via Facebook sul gruppo Cloud & SyAdmin e DevOps Italia. Ogni tipo di supporto, dai servizi cloud alla consulenza, in situazioni del genere è importante.

Con grande soddisfazione, le adesioni sono praticamente immediate. Via libera così alla possibilità di rispondere alle richieste di supporto. Aspetto tanto inatteso quanto gradito, accompagnate anche da tante email di ringraziamento.

Presto in CoreTech e nei tanti compagni di avventura prende forma la consapevolezza di aver raggiunto l’obiettivo. «Non siamo di certo in prima linea come medici, dottori e infermieri – commenta l’azienda in una nota -, ma nel nostro piccolo cerchiamo di aiutare almeno l’economia di questo Paese ad andare avanti».

La sfida però, è solo agli inizi. Facile prevedere nei prossimi giorni nuove difficoltà da superare. Con un’architettura e un’infrastruttura da potenziare velocemente, i problemi sono imprevedibili e all’ordine del giorno. L’errore o l’imprevisto sono dietro l’angolo, ma volontà e spirito sono quelli utili a superare ogni ostacolo e permettere a più persone possibili di lavorare da casa riducendo gli spostamenti non indispensabili.

Con il pensiero rivolto ai tanti luoghi, attività commerciali, fabbriche, PMI e liberi professionisti che non possono fermarsi. «Questa è l’Italia che vogliamo – sottolinea CoreTech -. Con un po’ di commozione, possiamo dire di essere in un Paese che nel momento del bisogno c’è».

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