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Bill Gates celebra i 40 anni di Microsoft ma guarda al futuro

Per lo storico fondatore dell’azienda, nei prossimi dieci anni l’informatica sarà attesa a maggiori sfide che nel passato

Pubblicato il 07 Apr 2015

Gianluigi Torchiani

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Bill Gates

Quarant’anni fa, per la precisione il 4 aprile del 1975, Bill Gates e Paul Allen fondarono una piccola società, destinata a diventare una delle più potenti e conosciute della storia mondiale. Stiamo parlando ovviamente di Microsoft, il cui anniversario è stato celebrato dal suo fondatore con una lettera inviata ai dipendenti della società. Nel testo Gates, più che a ripercorrere le tappe del successo della casa di Redmond, si preoccupa soprattutto di delineare le potenziali sfide e opportunità che attendono l’azienda. L’unico accenno al passato è proprio nell’esordio della missiva, quando Gates ricorda come l’obiettivo iniziale i Microsoft – portare il computer in tutte le case – che, nel 1975 sembrava fuori dalla realtà, si sia effettivamente realizzato. Si tratta però dell’unico accenno “nostalgico”, perché, secondo lo storico numero uno della società, i prossimi 10 anni per l’informatica saranno ancora più cruciali e decisivi di tutti quelli precedenti. «Ci stiamo avvicinando al punto in cui i computer e robot saranno in grado di vedere, muoversi e interagire naturalmente, sbloccare molte nuove applicazioni e responsabilizzare le persone ancora di più», scrive Gates.

Che offre un assist all’attuale amministratore delegato della multinazionale, Satya Nadella, riconoscendo che – grazie alla sua leadership – Microsoft è ben posizionata per cogliere le opportunità che potrebbe riservare il mercato. Facendo riferimento esplicito ad alcune tecnologie sperimentate personalmente come Cortana, Skype Translator e HoloLens.

La sfida prospettata per la Microsoft del futuro è dunque quella di raggiungere un numero ancora più grande di organizzazioni e persone a livello globale. Come? Rendendo ancora più accessibili le tecnologie rispetto a oggi, con un accesso possibile da qualsiasi tipo di device. Un riferimento che, inevitabilmente, fa pensare all’attuale politica di Microsoft, ancora nettamente leader in ambito Pc ma estremamente in difficoltà nel settore mobile nei confronti degli attori dominanti (Apple e Android). Da vedere se il nuovo Windows 10 Mobile e i nuovi prodotti che saranno realizzati con l’ormai ex Nokia saranno sufficienti a ribaltare questa situazione.

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