Apple presenta Music e apre all’open source

Moltissime le novità presentate nel corso dell’annuale conferenza per gli sviluppatori. Tra queste gli aggiornamenti per i sistemi operativi per Mac e apparecchi mobile

Pubblicato il 09 Giu 2015

Gianluigi Torchiani

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Non ha deluso le attese l’annuale conferenza degli sviluppatori di Apple che si è svolta nelle scorse ore a San Francisco. L’annuncio più importante, come avevamo anticipato ieri, riguarda il settore musicale, un settore che la casa di Cupertino ha già rivoluzionato un decennio fa con il lancio dell’iPod e di iTunes. Questa volta la scommessa si chiama streaming e per affrontare la crescente concorrenza in questo campo è nato Apple Music: decine di milioni di tracce del catalogo iTunes saranno disponibili per l’ascolto in streaming. Il servizio sarà offerto gratis per tre mesi in prova dal 30 giugno in 100 Paesi. Successivamente IMusic costerà 9,99 dollari al mese e il pacchetto per la “famiglia” (fino a 6 utenti) a 14,99 dollari. Sarà integrato con l’assistente vocale di Apple, Siri. Una delle novità forse meno attese di Apple Music, ma tutto sommato obbligata, è la disponibilità anche sulle piattaforme concorrenti, Windows e Android, che avverrà già a partire dal prossimo autunno. Apple Music sarà poi affiancata da altri due servizi che hanno soprattutto l’obiettivo di differenziare la musica marchiata Apple da quella dei concorrenti: Beats1 sarà una vera e propria radio Apple, funzionante 24 ore su 24, mentre Apple Connect è un servizio che si propone di creare un ponte “social” tra artisti e fan (video e canzoni esclusive,ecc).

A parte la musica, molte altre sono state le novità dell’evento di San Francisco, a partire dalla presentazione (per ora in versione beta per gli sviluppatori) del nuovo sistema operativo di Apple per i MAc, l’OS X, ribattezzata ‘El Capitain’, ossia il nome di uno dei monti più famosi del parco di Yosemite. Tra le migliorie, una maggiore accelerazione grafica, app più veloci e miglioramenti per il browser Safari: l’aggiornamento sarà gratuito e arriverà in autunno. Sempre in Autunno arriverà Ios9, di cui potranno beneficiare anche i possessori di iPhone 4s. Previsti importanti cambiamenti in Siri e anche nelle mappe Apple, una maggiore durata della batteria, oltre a prestazioni più potenti. Accompagnato a questo aggiornamento ci sarà l’applicazione ‘News’, un aggregatore di notizie che già vanta accordi con colossi editoriali del calibro di Time, Guardian, Cnn, Espn, Economist, Financial Times, Vogue, People, Vanity Fair e New York Times.

In controtendenza col passato, poi, iOS9 occuperà meno spazio nella memoria. Per luglio, invece, è stato confermato lo sbarco del sistema Apple Pay nel Regno Unito. Molto importante per gli sviluppatori è anche la nuova versione del sistema operativo per lo smartwatch Apple (in Italia in vendita dal 26 giugno): watchOS 2. Per la prima volta gli sviluppatori potranno creare applicazioni “native”, cioè create ad hoc per il dispositivo e non delle estensioni delle applicazioni per iPhone. Ma forse la novità più inattesa (soprattutto considerando la storia di famiglia) è che Apple ha annunciato che il linguaggio di programmazione Swift sarà open source. Il codice sarà fornito anche per le librerie standard di Cupertino e per Linux. Qualcosa, insomma, destinato a cambiare profondamente il rapporto tra gli sviluppatori e le App per Ios e OSX. Un affare non da poco, considerando che, in sette anni di vita, l’App Store ha raggiunto quota 100 miliardi di app scaricate.

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