Strategie

Polycom, dalle videoconferenze alla videocollaboration con i nuovi Trio



La società che ha legato il proprio nome alle conference call oggi punta alla videocollaboration e guarda allo sviluppo del mercato della PA. Il ruolo (fondamentale) dei partner di canale

Annalisa Casali

Pubblicato il 06 Dic 2017


Le strategie BYOD si fanno largo in azienda e aumenta, specie nelle organizzazioni di grandi dimensioni, il numero degli smart worker, che lavorano per una parte più o meno consistente del proprio orario al di fuori dell’ufficio. Parallelamente, si moltiplicano i progetti che richiedono una collaborazione in tempo reale tra persone appartenenti a diverse divisioni, branch, uffici decentrati. A tutto questo si aggiunge, poi, il fatto che le aziende sono sempre meno propense a finanziare viaggi e trasferte. Tutte tendenze ormai avviate da tempo, che spingono un numero sempre più ampio di persone a optare per meeting online “estemporanei”, call di allineamento e videoconferenze. Una tendenza che la statunitense Polycom ha saputo anticipare e cavalcare nel corso degli anni. A lei si deve l’introduzione, quasi trent’anni fa, di quello che in molti chiamano “ragno”, la Polycom SoundStation, che ha permesso di trasformare molte sale riunioni in hub per i meeting telefonici.

Le prospettive di crescita del mercato “as a service”

La società ha sposato un modello di go-to-market completamente indiretto, che in Italia fa leva su quattro distributori: Allnet, Westcon, EDSlan e Nuvias (quest’ultimo ingaggiato solo poche settimane fa). Due i reseller Platinum, Ayno e il consorzio AMSItalia, ai quali si aggiungono numerosi partner Gold e Authorized. «Fondamentale per lo sviluppo del mercato delle videoconferenze nel Belpaese è la partnership siglata con Fastweb – esordisce il Country Manager di Polycom, Claudio Mignone –, che ci ha permesso di partecipare al bando di gara SPC (Sistema Pubblico di Connettività – ndr) ed essere accreditati tra i fornitori di soluzioni e servizi per la PA. Proprio le amministrazioni pubbliche rappresentano, per il 2018, uno dei principali target per noi». Ma la società ha accordi che la legano anche ad altri partner infrastrutturali, come Telecom Italia e Vodafone e un’altra alleanza strategica è quella che vede l’azienda californiana al fianco del colosso di Redmond, Microsoft. «L’integrazione nativa tra le nostre tecnologie e Office365 o Skype for Business ci assicura un effetto traino che ancora non abbiamo sfruttato del tutto», ammette Mignone, che spiega anche come stanno cambiando le strategie di bundling. «In passato – sottolinea Mignone – pensavamo che il cloud non fosse strategico per noi, ma negli ultimi tempi ci siamo ricreduti e abbiamo siglato partnership con diversi service provider di soluzioni pay-per-use nella nuvola come BlueJeans, Zoom e StarLeaf». Un’attenzione, quella alle modalità di erogazione dei servizi di conferenza e videoconferenza nel cloud, che va di pari passo con la decisione di abbracciare un modello di sviluppo “open”. «Venivamo da una soluzione cloud proprietaria – spiega Andrea Recupero, SE Voice South EMEA & BeNeLux di Polycom – ma oggi promuoviamo Broadsoft e la sua piattaforma di unified communication BroadCloud perché pensiamo che il futuro della tecnologia sia legato all’innovazione basata su open standard».

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Abilitare la videocollaboration

Il 2017 si conclude con il lancio di tre nuovi prodotti. «Festeggiamo – conclude Mignone – i 25 anni dalla nascita del ragno, il telefono per la triangolazione delle chiamate che ha ridisegnato il mercato della comunicazione business. Con l’occasione presentiamo il nuovo Trio 8500, il conference phone VoIP pensato per le sale di medie dimensioni che ripropone il tradizionale design a stella tipico delle tecnologie Polycom». I prodotti in questione sono stati migliorati sotto il profilo dell’interfaccia utente, più intuitiva grazie alle funzionalità touchscreen a colori e all’integrazione nel calendario di Microsoft Exchange, cosa questa che permette ai partecipanti di unirsi alle call con un semplice touch. Il Trio 8500 integra funzionalità audio in alta definizione cui si aggiungono anche video di qualità e opzioni di condivisione in tempo reale di contenuti, grazie al kit opzionale Visual+. D’altronde è il mercato stesso delle videoconferenze a essere cambiato, virando in maniera decisa verso la cosiddetta “videocollaboration”, declinata lungo i sentieri della ricerca universitaria, della telemedicina ma anche dell’integrazione delle cosiddette document camera, che iniziano a essere utilizzate in modo intensivo nel manufacturing.

 

La videoconferenza “in tasca”

RealPresence Trio 8800 è l’evoluzione più moderna e polifunzionale del “ragno”, il telefono per audioconferenze lanciato agli inizi degli anni Novanta. Un vero e proprio hub intelligente che permette di ottimizzare le attività di collaborazione e il lavoro in team. Integra, infatti, un telefono per conferenze audio con un sistema di audio in HD, interazione video di qualità (e in diretta) e condivisione di contenuti. Versatile – può essere facilmente spostato e utilizzato in qualsiasi ambiente –, supporta il servizio di meeting Skype for Business ed è integrabile, via cavo, Bluetooth o USB, con i propri dispositivi personali, a garanzia della massima produttività individuale.
La società ha anche introdotto di recente una nuova soluzione audio ultracompatta, adatta per trasformare in una sala conferenze qualsiasi spazio personale o di team. Si tratta della trasposizione in chiave tecnologica della filosofia ormai piuttosto diffusa in azienda del BYOD (Bring Your Own Device). Polycom VoxBox è un microfono ultracompatto che sta nello spazio di una borsa portacomputer: consente di compiere conference call con voce chiara e nitida (grazie alla tecnologia proprietaria HD Voice), in qualsiasi luogo. Gli smart worker, i manager spesso in viaggio, i professionisti (agenti, rappresentanti) in continuo movimento apprezzeranno la sua compattezza e la qualità delle call che questo strumento rende possibile e potranno finalmente dire addio alle fastidiose cuffiette.

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