L'indagine

Licenze software: renderle flessibili può significare importanti opportunità di guadagno

Lo afferma una ricerca Thales, secondo cui Il 91% dei fornitori di software indipendenti (ISV) e dei fornitori di dispositivi indipendenti (IDV) perde profitti a causa della flessibilità limitata dei modelli di licenza e della gestione dei diritti. La soluzione? Investire in nuove tecnologie

Pubblicato il 20 Gen 2022

Veronica Balocco

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L’industria del software sta attraversando un periodo di transizione. Man mano che i metodi di erogazione dei programmi cambiano, cambiano anche i comportamenti e le richieste dei clienti. Ora la platea si aspetta una maggiore flessibilità nelle opzioni offerte dai fornitori, desiderando che siano erogate in modi che le diano maggiore autonomia nel decidere quando e come utilizzare quel software. Risultato? Oggi la maggior parte dei vendor si trova a “lottare” con un crescente livello di complessità. E questo è spesso il motivo principale per cui molti di loro evitano di spingersi oltre quanto vorrebbero.

In questo quadro, analizzando più di 400 vendor di software indipendenti e di dispositivi indipendenti (ISV e IDV) globali, il Thales State of Software Monetization Report 2022 (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETOmette nero su bianco un importante punto fermo: nel contesto attuale, non offrire i modelli flessibili di licenze software richiesti dai clienti può costare caro. Secondo il report, infatti, oltre il 90% degli intervistati perde profitti proprio per questo motivo. Di questi, oltre la metà (54%) imputa la perdita di profitti alla richiesta di modelli di licenza più flessibili.

In aumento la fornitura di SaaS tramite il cloud

Il mondo del software, lo abbiamo detto, è in profonda evoluzione. Thales rivela che quasi tre quarti (74%) dei fornitori di software si aspettano un aumento della fornitura di software-as-a-service (SaaS) tramite il cloud, mentre due terzi (66%) prevedono una maggiore distribuzione del software in maniera ibrida che sfrutti sia on-premise che il cloud. I fornitori hanno descritto come vantaggi significativi quelli ottenuti da approcci come SaaS, con una migliore esperienza utente (40%) considerata la più importante, davanti a un migliore valore per il cliente (34%) e maggiori opportunità di guadagno (30%). Tuttavia, la spinta verso un approccio digitale comporta anche notevoli sfide per i fornitori quando si tratta di concedere in licenza e autorizzare il loro software. In effetti, il 40% degli intervistati ammette di incontrare difficoltà nella concessione di licenze per le proprie soluzioni su più dispositivi; mentre lo stesso numero riferisce di avere problemi con ambienti di distribuzione diversi. Oltre un terzo (37%) ha difficoltà a supportare il numero crescente di utenti che lavorano in remoto.

Costi di conformità e uso improprio

Oltre a queste sfide, i fornitori potrebbero avere dei problemi a causa dell’uso improprio da parte dei clienti e del software compromesso. Gli ISV e IDV hanno stimato che più di un quarto del loro software non aveva una licenza nell’ultimo annoQuasi tutti i fornitori intervistati (90%) affermano che le loro entrate sono direttamente influenzate dalle violazioni degli accordi di licenza e temono che il loro software possa essere rubato, manomesso o copiato.

“È chiaro che i fornitori devono offrire una gestione flessibile delle licenze e dei relativi diritti per soddisfare le diverse esigenze dei clienti”, ha affermato Jake Fox, Vice President, Software Monetization, Product Engineering & Services di Thales. “Per trarre vantaggio dalla crescente domanda di avere più scelte per l’implementazione, nel confezionamento e nella gestione dei diritti, i fornitori devono investire in nuove tecnologie e assicurarsi che le loro aziende siano preparate a offrire software in diverse modalità. Chi apre la strada con diritti flessibili guadagnerà quote di mercato, mentre chi che non fa nulla rischia di rimanere indietro in un panorama sempre più competitivo”.

Utilizzo dei dati come chiave per migliorare i profitti

Per realizzare un’efficace strategia di monetizzazione e licenza del software, i fornitori di software dovranno comprendere meglio come il loro software venga utilizzato dagli utenti finali. In questo modo si favorirà l’innovazione e il miglioramento dei prodotti sempre più intelligenti. Fortunatamente, oltre la metà (54%) dei fornitori prevede di sfruttare maggiormente i dati per la business intelligence. I  dati su cui fanno affidamento i fornitori saranno principalmente l’utilizzo delle funzionalità, includendo quelle che gli utenti cercano più (43%), quelle meno popolari (41%) e quelle utilizzate più e meno spesso (41%).

“I dati dovrebbero essere una parte essenziale di qualsiasi attività di successo, ma devono essere utilizzati correttamente. I dati possono gettare le basi per lo sviluppo futuro del prodotto, assicurando che l’azienda investa nelle aree più utilizzate dai clienti. Inoltre, può anche sostenere strategie di crescita del software consentendo alle aziende di modificare diritti, accordi e pacchetti in tempo reale per soddisfare le esigenze dei clienti, assicurando a loro volta il massimo ritorno sui propri investimenti”.

Monetizzare il software in modo efficace e scalabile

Thales fa presente che, di fronte alla richiesta di maggiore flessibilità nel modo in cui possono distribuire e vendere le loro offerte, i fornitori possono conformarsi ed evolversi, o rischiano di perdere terreno rispetto alla concorrenza. “Il mondo sta cambiando rapidamente e i fornitori di software non sono immuni da questi cambiamenti – spiega -. Nel mondo dei fornitori di software B2B, ciò è ancor più chiaro nel modo in cui il mondo abbraccia sempre più il SaaS, ma questo cambiamento non è universale e alcuni clienti finali continuano a mantenere concetti più tradizionali nonostante apprezzino i vantaggi che SaaS può offrire e consentire. Ciò introduce anche una serie di sfide sia per i fornitori che per i clienti, che possono essere mitigate solo con una strategia di monetizzazione del software efficace e scalabile. Molti fornitori hanno già lavorato ai capitoli iniziali di questa evoluzione e sono attualmente nel mezzo della loro trasformazione”.

“Ci sono chiari vantaggi per i fornitori che pongono la giusta concentrazione sull’utilizzo sia della monetizzazione del software che della gestione delle autorizzazioni per guidare la crescita – aggiunge -. Offrendo una gamma flessibile di opzioni su come i clienti finali possono distribuire e consumare i loro prodotti, e riducendo anche le curve di apprendimento e le richieste IT dei loro clienti, i fornitori possono eliminare i principali ostacoli alla crescita, ottenere un maggiore vantaggio competitivo e ricavi e garantire un maggior numero di clienti felici e impegnati”.

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