Strategie

HPE Aruba: anche il networking deve sposare la strada dei servizi

Le soluzioni hardware per la gestione delle reti sono sempre più accompagnate da un’offerta di software e servizi. Per indirizzare le nuove esigenze dei clienti finali

Pubblicato il 11 Lug 2022

Gianluigi Torchiani

Edoardo Accenti, Conuntry Manager di HPE Aruba

Non cambia la strategia di HPE Aruba per l’Italia: il nuovo Country Manager Edoardo Accenti, nominato lo scorso aprile, conferma infatti la vocazione del vendor di networking, che punta a conquistare i mercati verticali grazie alla sempre maggiore disponibilità di servizi a valore. “ Una parola chiave per noi è innovazione, che ci viene riconosciuta da mercato e partner. Altro caposaldo è l’approccio customer first/customer last, con il cliente al centro della nostra strategia e tecnologia. Abbiamo già avviato da tempo un percorso verso i servizi, su modelli legati all’utilizzo del cloud. Tra i nostri rivenditori possono esserci delle naturali resistenze in tal senso, ma al tempo stesso si intravedono dei concreti vantaggi nella gestione della rete. Non solo: si tratta di modelli che permettono uno sviluppo ulteriore del business”.

Le opportunità su Hospitality e manufacturing

Un comparto che secondo HPE Aruba si presta bene a questo approccio è quello della Hospitality: si tratta di un mondo in cui la clientela si preoccupa sempre più di effettuare scelte corrette (in particolare nel settore dei viaggi e del turismo) e la tecnologia può permettere di farlo. Per questo motivo gli operatori dell’ospitalità devono essere pronti a condividere dati per aiutare i clienti a decidere. Inoltre devono prepararsi a offrire un maggior ventaglio di opzioni – ad esempio rivolte alla clientela sensibile all’ambiente, alla salute e all’etica – per non correre il rischiano di perdere opportunità. “ Si tratta di uno dei quei settori con maggiore spinta alla modernizzazione: le tecnologia rende possibile non soltanto chiedere al cliente cosa sta cercando, ma anche suggerirgli nuove esperienze. Si tratta di un mercato potenzialmente vastissimo, in cui il concetto della raccolta dati e informazioni diventa chiave. I dati vanno raccolti per restituire outpout al potenziale cliente, per suggerirgli esperienze che magari non sa neanche di volere. Nel mercato italiano stiamo osservando una importante spinta alla digitalizzazione. Ma non si tratta dell’unico settore interessato da questa tendenza: uno sviluppo simile si osserva anche nel manufacturing, dove è ormai necessaria una continuità di servizio e un livello di automazione stabile che consenta di adattarsi a cambiamenti prevedibili della domanda. In questo caso, utilizzando le potenzialità e le capacità computazionali del cloud, diventa possibile raccogliere informazioni riguardo alla gestione dell’infrastruttura di rete, per arrivare poi a una ottimizzazione della stessa, con prevenzione delle problematiche che potrebbero presentarsi” evidenzia Accenti.

Da un punto di vista tecnologico HPE Aruba indirizza buona parte di queste problematiche con la sua piattaforma Aruba Central, che è in grado di raccogliere questi dati, filtrarli e analizzarli attraverso le lenti della AI e garantire così il necessario livello di automazione. Fornendo ai clienti finali la giusta dose di flessibilità e, soprattutto, una visione unica sul funzionamento dell’infrastruttura IT. “ Uno dei focus di HPE Aruba è quello di ottimizzare il flusso del dato remoto, grazie alle reti SD-Wan: a seconda della loro importanza, i dati devono avere una velocità e sicurezza differente. C’è poi un importante cambiamento di come le aziende vogliono usufruire delle infrastrutture: l’as a service è diventata la modalità di riferimento, così da garantire nel tempo le giuste esigenze di flessibilità”.

Il ruolo del canale

Anche il networking, insomma, può essere fruito a servizio, grazie alla proposta HPE Greenlake for Aruba. In questo contesto, il ruolo dei partner di canale diventa sempre più fondamentale:” Il ruolo del system integrator è decisivo per integrare tutte quante le diverse tecnologie in ambienti aziendali che si fanno sempre più complessi. Quello che ci aspettiamo da parte loro è una certa proattività: non basta più soltanto vendere il classico pezzo di ferro, ma anche una parte software che è sempre più evoluta e basata sulla AI. Da parte nostra mettiamo a disposizione una struttura interna, che lavora anche con i partner più verticali, come ad esempio quelli più legati al mondo hotel. Stiamo poi sempre più approfondendo la collaborazione con il mondo dei telco, con i quali lavoriamo soprattutto quando i clienti hanno la necessità di migliorare la propria connettività”, ha concluso Accenti. A partner e clienti sarà dedicata la sessione italiana di Atmosphere, in programma a Milano in presenza il prossimo 15 settembre.

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