Formazione

Le 5 certificazioni per il networking più remunerative

Le reti sono sempre più cruciali per l’ICT e l’investimento in una certificazione networking può rivelarsi proficuo. Una classifica stilata da I-Medita fa il punto sulle cinque certificazioni più redditizie del 2019. 

Pubblicato il 10 Gen 2019

Gianluigi Torchiani

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Quanto serve una certificazione nel networking? Il dato di fatto è che la continua evoluzione dell’ICT e la crescita di fenomeni come cloud, Big Data e quant’altro passa, per forze di cose, dalla disponibilità di reti sicure e affidabili. Che devono essere adeguatamente progettate, testate e realizzate da professionisti del settore: ecco perchè in questo momento, gli esperti di Networking hanno delle ottime prospettive di crescita e retribuzione. Come per altri rami dell’IT, ad esempio quello della sicurezza, una buona spinta all’avanzamento di carriera può arrivare dal possesso dal possesso di certificazioni networking, che attestino in maniera inequivocabile le proprie competenze. Senza contare che, per quei tecnici che lavorano nel canale ICT, può essere quasi d’obbligo avere in tasca la certificazioni di determinati vendor. Per questo motivo è importante conoscere in anticipo quali siano le certificazioni più richieste dal mercato, così da andare a colpo sicuro e non sprecare tempo e/o risorse: una classifica stilata da I-Medita fa il punto sulle cinque certificazioni più redditizie del 2019.

1. CCIE: CISCO CERTIFIED INTERNETWORK EXPERT:

Quando si parla di networking è quasi impossibile non pensare a Cisco, uno dei nomi più noti di questo mercato. Infatti, il vendor è presente nella classifica con CCIE , una categoria di certificazioni IT di livello avanzato, articolata  in diverse categorie specifiche:  Routing-Switching; Security; Collaboration; Service Provider; Wireless; Data Center.

Sebbene non esistano dei prerequisiti formali per gli aspiranti CCIE – non sono infatti richieste certificazioni precedenti – è altamente raccomandata una comprensione approfondita degli argomenti degli esami scritti e un’esperienza nel settore di 3-5 anni.  Per ottenere la certificazione bisogna innanzitutto superare un test scritto di 2 ore e poi sostenere un esame di laboratorio di 8 ore, che mette alla prova le capacità pratiche nell’uso di dispositivi Cisco in scenari reali. Non solo: la certificazione non è permanente, dunque i titolari devono aggiornarsi ogni due anni, effettuando gli esami di ricertificazione prescritti.

2. AWS CERTIFIED ADVANCED NETWORKING 

Le reti servono sempre di più a usufruire dei dati ospitati dal cloud, un panorama in cui al momento primeggia Amazon Web Services (AWS), che è per l’appunto presente nella classifica I-Medita con la sua certificazione per l’Advanced Networking, che certifica la capacità di progettare e installare soluzioni cloud da parte di AWS. Questo esame mette alla prova l’esperienza tecnica nella progettazione e nell’implementazione di architetture IT cloud e ibride su scala. Si tratta di un esame indicato a chi gestisce complesse attività di rete. Per sostenere l’esame (scritto e a risposta multipla), occorre avere almeno cinque anni di esperienza in progettazione e implementazione di soluzioni di rete e conoscenze avanzate dei concetti e delle tecnologie delle reti AWS, nonchè il possesso di una delle certificazioni: AWS Certified Solutions Architect – Associate; AWS Certified Developer – Associate; AWS Certified SysOps Administrator – Associate;  AWS Certified Cloud Practitioner.

3. CCNP: CISCO CERTIFIED NETWORKING PROFESSIONAL

Un’altra certificazione di Cisco ritorna nella classifica I-Medita, questa volta con’attestazione rivolta a professionisti con un’esperienza più limitata. La certificazione Cisco CCNP individua infatti un professionista di networking in grado di pianificare, installare e manutenere reti aziendali convergenti LAN e WAN, garantendo una conoscenza approfondita di routing e switching avanzati all’interno di reti ad elevata complessità. A differenza della CCIE, la CCNP non necessita bisogno di un esame pratico di laboratorio. Ogni tre anni la certificazione va però rinnovata sostenendo gli appositi esami.

4. JNCIE – JUNIPER NETWORKS CERTIFIED ENTERPRISE ROUTING AND SWITCHING EXPERT

Al quarto posto della classifica si ritrova una certificazione proposta da Juniper Networks, un altro gigante IT specializzato in soluzioni di networking. La JNCIE è il più elevato livello certificazione del vendor in ambito routing e switching enterprise, ed è quindi pensata per ingegneri di rete esperti, che devono essere già in possesso della precedente certificazione di livello professional. Per ottenerla i candidati devono superare un test di laboratorio di 8 ore, in cui lavorano alla costruzione di un’infrastruttura di rete aziendale composta da più router e switch. Anche questa certificazione va rinnovata, però ogni 3 anni.

5. F5 CERTIFIED TECHNOLOGY SPECIALISTS (F5-CTS)

Al quinto posto della classifica si piazza questa categoria di certificazioni proposta da F5 Networks, società specializzata nei servizi di Application Delivery Networking (AND). La certificazione F5 CTS si distingue in quattro diverse categorie:

  1. Local Traffic manager
  2. Domain Name Server (DNS)
  3. Application Security Manager (ASM)
  4. Access Policy Manager (APM)

Per ottenere la certificazione i candidati devono passare il rispettivo esame scritto, poi, come in tutti gli altri casi di certificazioni networking anche per la F5 CTS l’attestazione va rinnovata ogni due anni.

In buona sostanza, la classifica di I-Medita si concentra sulle certificazioni networking per professionisti esperti, che con questi attestati – rilasciati da aziende inequivocabilmente leader del settore – possono puntare a ricevere retribuzioni piuttosto elevate. Per chi fosse comunque alle prime armi nel networking può comunque rivelarsi utile acquisire le certificazioni di livello inferiore rilasciate da queste o altre aziende.

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