Mercati

Tablet in crisi nel Vecchio Continente, ma avanzano gli ibridi

Context ha diffuso i dati relativi all’ultimo trimestre del 2015, che evidenziano un deciso aumento delle vendite dei convertibili e dei 2 in 1

Pubblicato il 26 Feb 2016

Gianluigi Torchiani

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Il nuovo Lenovo Thinkpad P40

L’ultimo trimestre del 2015 ha confermato una tendenza ormai già in atto da alcuni mesi a questa parte: i tablet sono in forte crisi, mentre tra i consumatori sta notevolmente aumentando la popolarità dei modelli ibridi. È quanto evidenzia l’ultima analisi effettuata dalla società di analisi Context, che ha preso in esame il mercato dell’Europa occidentale, dove le vendite di tablet transitate dalla distribuzione sono diminuite del 27,5%, passando dalle oltre cinque milioni di unità dello stesso trimestre del 2014 a circa 3,7 milioni. A essere colpiti sono la maggior parte dei maggiori mercati europei, in particolare la Germania (-43,4%), ma anche Spagna (-31,3%), Italia (-19,7%) e Regno Unito (-14,1%). La tendenza negativa ha riguardato soprattutto i device Android, con spedizioni in decrescita del 37,4%. Nello stesso periodo di tempo, le vendite di tablet iOS sono diminuite del 15,4%), mentre quelle di Windows del 9,1%.

Il punto è che, come si diceva in precedenza, i consumatori del Vecchio Continente stanno sempre più prendendo in considerazione le alternative ormai disponibili sul mercato. In particolare i modelli 2 in 1, che nell’ultimo trimestre del 2015 hanno visto un incremento del 31,3% dei volumi rispetto a un anno prima, per un totale di 300.000 unità commercializzate. A beneficiarne sono stati soprattutto vendor come Acer, Asus e HP. Ancora più massiccia è stata l’avanzata dei notebook convertibili, che nel trimestre hanno messo a segno un aumento dell’84,7% del fatturato anno su anno, con volumi ormai vicini a quelli dei tablet convertibili, grazie anche all’ingresso di prodotti entry level che hanno abbassato il prezzo medio di vendita.Tanto che ormai, convertibili e 2 in 1, valgono circa l’11% delle vendite complessive dei notebook in Europa, percentuale che sale al 15% considerando soltanto l’ambito consumer.

Per quanto riguarda l’andamento delle vendite dei Pc, il discorso è a diverse sfaccettature: nel quarto trimestre 2015, in termini di unità vendute, il calo anno su anno è stato solo dello 0,1%, anche se questo è stato aiutato dal positivo trend dei notebook (+ 2,7%), mentre i desktop hanno continuato a mostrare un andamento piuttosto negativo (-8,7%). Context traccia un’ulteriore distinzione tra mondo business e consumer: nel primo caso c’è stata una diminuzione del 4,5%, mentre in ambito domestico c’è stato un aumento del +2,9%. Da un punto di vista geografico, hanno brillato mercati come Regno Unito (+10%) e Spagna (+8,3%), mentre Italia (-3,3%) Germania (-3,5%) e Francia (-9,2%) hanno conosciuto un decremento più o meno vistoso.

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