World Wide Trend
Cuffie e musica in streaming. Apple fa la spesa più cara della sua storia, 3 miliardi per Beats
3 miliardi di dollari e la spesa più rilevante in 38 anni di gloriosa storia a base di Mela. Tim Cook affonda il colpo e disegna a lettere sempre più chiare il quadro strategico della sua era alla guida di Apple. Un disegno nel quale la musica rappresenta una stella polare fondamentale e da preservare con tutte le forze in un momento in cui la concorrenza si fa sempre più aggressiva, vedi Spotify
Pubblicato il 29 Mag 2014
Da tempo si parlava di una mossa in direzione della società fondata dal rapper Dr Dre Jimmy Jovine. Ora arriva la conferma di una operazione che porterà i due fondatori all’interno del team degli excutive di Cupertino.
Il conto, come anticipato è salatissimo ma è un prezzo che l’azienda paga per portarsi a casa la “b” ormai super trendy soprattutto grazie ad una linea di cuffie famossima in tutto il mondo. Hardware e device a parte però, Il cuore pulsante dell’operazione , tengono a precisare i più famosi analisti, è nell’intenzione chiara di per contrastare la concorrenza fortissima posta dalla nuova tendenza dei servizi di musica in streaming (da Pandora a Spotify) nei confronti del negozio di iTunes. «Beats Musica – spiega la nota – è stato sviluppato da un team di persone che hanno speso la loro intera carriera nella musica e offre agli appassionati di musica un’esperienza di ascolto incredibilmente accurata».
«Wearable device + musica – spiegano gli analisti americani – è un binomio che segnerà in maniera indelebile le nostre vite e il mercato dell’elettronica di consumo da qui ai prossimi anni. Apple ha la necessità di rispondere in maniera decisa alla crescita esponenziale di servizi di muisca in streaming il cui modello di business – tengono però a precisare molti esperti intervenuti in queste ore, da Bloomberg al Wall Street Journal – non è ancora così chiaro e affidabile».