Apple Watch si prepara all’indipendenza da iPhone

Il modello in uscita entro la fine dell’anno vanterà un chip LTE per funzionare anche senza un telefono abbinato. Unico dubbio: sim o eSim?

Pubblicato il 14 Ago 2017

Paolo Longo

apple-watch

Il settore degli smartwatch ha ancora bisogno di una spinta. Non si tratta solo di design o di funzionalità ma della considerazione del reale vantaggio che questi possono portare nell’utilizzo quotidiano della tecnologia. Non a caso, i modelli più interessanti, al di là dei brand più famosi, sono gli ibridi sportivi, quelli con capacità limitate ma un’autonomia di giorni, anche settimane. Il motivo? Le persone che comprano uno smartwatch vogliono beneficiare di alcune caratteristiche fondamentali degli antenati analogici: come la durata della batteria nel tempo.

Certo, non si potrà mai arrivare agli anni di vita di un modulo classico ma l’innovazione ha dimostrato di poter restituire oggetti (quasi tutti con schermo e-Ink) in grado di eliminare la fastidiosa necessità di ricaricare un altro dispositivo a fine giornata, oltre a smartphone, tablet e computer.

Cosa ci aspetta

Una valida alternativa all’affermazione degli orologi 2.0 come prodotti realmente utili potrebbe essere una popolarità dovuta a un ruolo di concreti sostituti di qualcosa che abbiamo già: il cellulare. Per farlo necessitano di un paio di requisiti fondamentali, come la possibilità di fare e ricevere telefonate e scambiare dati con la rete. Finora ciò è possibile quando lo smartwatch è abbinato a un telefono via Bluetooth (per avere tutte le funzioni) o se si trova nel raggio di azione di un Wi-Fi conosciuto (ma si perde la parte telefonica). Qualche brand c’ha provato a realizzare un terminale standalone, indipendente (LG e Samsung) ma senza un notevole successo. Il motivo? Non ce n’è uno solo, probabilmente il mercato è ancora poco ricettivo in tal senso.

Apple way

Le cose potrebbero cambiare con l’arrivo del primo Apple Watch telefonico. A giurare su un rinnovamento dell’orologio della Mela sono in tanti, Bloomberg in primis, che afferma di aver ricevuto da fonti vicine alla compagnia la certezza di un importante update hardware da presentare entro l’anno. L’Apple Watch di nuova generazione dovrebbe dunque montare un chip LTE firmato Intel, tale da concretizzare l’indipendenza dall’iPhone.

Cosa potremo farci

Vorrà dire lasciare il telefono a casa quando si vuole, senza dover rinunciare alla reperibilità o agli aggiornamenti social. Ovviamente c’è il contro di uno schermo grande poco più di 3 pollici ma la mobilità estrema richiede pur qualche compromesso. L’unico dubbio riguarda la presenza a bordo di uno slot per schede sim (in formato nano) oppure un modulo unico eSim da abilitare presso l’operatore preferito.

La mossa di Cupertino potrà risollevare le sorti di un comparto statico e mai realmente esploso? Se la storia degli ultimi dieci anni ci insegna qualcosa, non dovrebbero esserci dubbi in merito.

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