Smartphone bollenti
Anche Alitalia vieta i Galaxy Note7 a bordo
La situazione per Samsung è oramai questa: produzione ferma e dispositivo considerato alla stregua di un ordigno. Esagerato? Le compagnie aeree dicono di no
18 Ott 2016
Mai più in volo
Le prime compagnie a ritenere il Note7 estremamente pericoloso per la sicurezza del possessore e delle persone intorno sono state quelle aeree. Il motivo è chiaro: dopo la sostituzione dei primi smartphone, su un volo della Southwest Airlines, un Note7 ha bruciato tutta la moquette sotto i piedi del possessore, costringendo gli addetti a far evacuare l’aereo. La vicenda è stata quella che ha spinto Samsung a fermare la commercializzazione a livello globale e le altre aziende di volo a prendere delle misure di sicurezza che andassero oltre l’invito a “tener spento e non in carica” il dispositivo. Fino a quel punto solo i trasporti pubblici di terra di New York avevano bannato il Note7, previo controllo. E invece la questione del divieto assoluto è diventata presto di adozione comune: da qualche giorno anche la “nostra” Alitalia non permette la salita a chi possiede un Note7: “Da oggi (15 ottobre), questo dispositivo Samsung non potrà neanche essere portato in cabina con sé o nel bagaglio a mano” – si legge in un comunicato. Come Alitalia, tutte le maggiori società internazionali si sono adeguate alla norma, tanto che essere scoperti con un esemplare in volo costerà diverse centinaia di dollari a seconda delle policy della specifica compagnia.
Un caso davvero spinoso e una situazione molto controversa davvero, ora il tema è capire come reagiranno