Nata come spinoff dell’Università Sapienza di Roma, la scale-up WSense che abilita l’Internet delle Cose sottomarine (Internet of Underwater Things, IoUT) con i suoi sistemi “subsea wifi”, ha appena chiuso un round di serie A da 9 milioni di euro grazie a un pool di investitori internazionali focalizzati su aziende deep-tech della Blue Economy sostenibile, portando l’azienda a un finanziamento totale di oltre 13 milioni considerando il precedente seed round da 4 milioni di euro.
Capofila dell’investimento Blue Ocean di SWEN Capital Partners – fondo di venture capital che investe in innovazioni che aiutano a rigenerare la salute degli oceani, contribuendo al raggiungimento dell’Obiettivo 14 dei Sustainable Development Goals (SDGs). Ad aderire però sono state anche CDP Venture Capital SGR, RunwayFBU, Axon Partners Group, Katapult Ocean, CoreAngels Climate e Moonstone.
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La pioniera dell’Internet of Underwater Things
Fondata dalla professoressa di Ingegneria Informatica Chiara Petrioli, che oggi ricopre il ruolo di AD, WSense offre soluzioni per l’interoperabilità delle reti wireless adattive tra sensori subacquei multi-vendor e veicoli autonomi. Le tecnologie brevettate WSense consentono comunicazioni wireless sottomarine affidabili, in tempo reale, sicure ed economiche. Ciò rende possibile la raccolta di dati subacquei su scala senza precedenti, rivoluzionando lo studio e la comprensione degli oceani e del pianeta. Consentirà inoltre il miglioramento dell’efficienza operativa e aprirà una serie di nuove possibilità, tra cui il monitoraggio delle infrastrutture critiche, la transizione energetica, il monitoraggio ambientale in tempo reale e l’acquacoltura sostenibile basata sui dati.
La possibilità di consentire comunicazioni sottomarine sicure e in tempo reale, permette a WSense di spaziare da settori che vanno dall’energia all’acquacoltura sostenibile. WSense ha clienti e partner internazionali in diversi settori, tra cui energia, telecomunicazioni, difesa, scienza e conservazione degli oceani. Tra questi, istituzioni di prim’ordine come Leroy, Leonardo, AKER BP, Xylem, ENI, Saipem e il National Oceanography Centre. L’azienda è cresciuta rapidamente fino a contare oltre 50 dipendenti e opera dai suoi uffici in Italia, Norvegia e Regno Unito.
WSense potenzia la pipeline di clienti e persegue l’espansione internazionale
Con il completamento di questo round di raccolta – che insieme al precedente seed round di 4 milioni del 2022 porta a un finanziamento totale di oltre 13 milioni di euro – WSense sarà in grado di potenziare la sua espansione internazionale e perseguire una rapida crescita, aumentando le vendite e i dispiegamenti delle sue rivoluzionarie soluzioni tecnologiche di comunicazione subacquea wireless, con l’Europa e il Medio Oriente come principali mercati di riferimento.
Chiara Petrioli, cofondatrice e CEO, ha dichiarato: “Questo nuovo round, e soprattutto la fiducia dei nuovi investitori internazionali, ci permettono di rafforzare ulteriormente la nostra leadership tecnologica in un mercato sempre più competitivo in cui anche i grandi player stanno iniziando ad entrare. Grazie alla abilità nell’implementare tecnologie prima impossibili nell’ambiente marino, insieme alla capacità di sviluppare soluzioni all’avanguardia, credo che WSense sia ben posizionata per avere un impatto positivo sul nostro pianeta. Stiamo sviluppando partnership che ci consolidano in aree emergenti come l’energia rinnovabile marina, la robotica autonoma sottomarina, la sicurezza e la sorveglianza delle infrastrutture”.
Una partnership volta a sfruttare il potenziale inesplorato dell’oceano
Christian Lim, amministratore delegato di Blue Ocean, ha affermato: “L’oceano svolge un ruolo centrale nella regolazione del clima. Ospita inoltre una prodigiosa biodiversità, ci nutre e sostiene la nostra economia. Tuttavia, rimane in gran parte sconosciuto a causa delle attuali limitazioni tecnologiche, che rendono la comunicazione e il monitoraggio nell’oceano molto più difficili e costosi rispetto alla terraferma. WSense sta cambiando questa situazione. La sua tecnologia di telecomunicazione subacquea wireless è altamente scalabile e consente una copertura completa dell’oceano, in tempo reale. Questo ci fornisce dati e strumenti fondamentali per comprendere meglio l’oceano e per proteggerlo, sfruttando al contempo la sua potenza per affrontare la crisi del clima e della biodiversità”.