Il nuovo Partner Program di Kaspersky Lab guarda al mondo PMI
Il vendor di sicurezza ha introdotto un nuovo livello di certificazione, Bronze, dedicato ai partner sino a 7.000 euro di fatturato. L’obiettivo è aumentare ulteriormente la prossimità al canale
24 Feb 2016
Cinque sono i punti che caratterizzano il Partner Program di Kaspersky Lab: l’elevata marginalità, la gestione condivisa del business, la massima attenzione a quello che sono le novità tecnologiche e le innovazioni, un canale di comunicazione diretto e una serie di incentivi dedicati. Già da alcuni mesi i partner avevano la possibilità di accedere a un portale dedicato, che quest’anno è stato rivisto nel layout e nei contenuti. Un portale dove i rivenditori hanno la possibilità di trovare tutte le informazioni necessarie sui prodotti Kaspersky, ma anche servizi, formazione sales e tecnica, con la possibilità di effettuare le certificazioni on line.
A proposito di formazione c’è da segnalare una novità: la formazione che negli anni scorsi era organizzata dai distributori con il supporto del vendor, quest’anno è stata delegata al provider Overnet, con i distributori che sono dunque chiamati a focalizzarsi sul recruitment e sugli aspetti logistici tradizionali. La vera novità sul fronte distribuzione interessa però il canale B2C: Kaspersky Lab ha infatti firmato un accordo di distribuzione per i prodotti consumer con Brevi, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la diffusione sul mercato italiano, grazie ai quasi 15 mila rivenditori raggiunti in tutta Italia dal distributore bergamasco.
«Sappiamo che non è facile per un partner che è stato legato per anni a un vendor di sicurezza diverso scegliere in tutto e per tutto le nostre soluzioni, per un discorso legato alle certificazioni, agli investimenti effettuati nel passato, ecc. Abbiamo perciò creato dei meccanismi nel partner program che possono aiutare i partner e fare questo percorso insieme. Inoltre, ritengo che la nostra proposta attuale e anche le novità che proporremo in futuro possano rappresentare uno stimolo per i partner, perché in questa fase molti vendor si sono fermati. In Kaspersky abbiamo 1300 persone che lavorano nel R&D, che noi possiamo trasferire in business per i nostri partner di canale. Molti competitor, inoltre, hanno smesso di curare i propri partner con un account dedicato, mentre noi abbiamo mantenuto questa caratteristica» aggiunge il managing director di Kaspersky Italia, Morten Lehn.
Che non è particolarmente interessato al dibattito sulla crescita o meno dei budget aziendali dedicati alla sicurezza: «Dal nostro punto di vista le risorse per gli aspetti base della security ci sono, per i trend più innovativi è da vedere. In linea generale posso dire però che il budget IT per noi non è un problema. Le percentuali di crescita degli investimenti aziendali in sicurezza non sono per noi rilevanti, troviamo spazio per lavorare anche in un mercato che non cresce a ritmi vertiginosi, soprattutto grazie ai partner che decidono di sposare la nostra causa». Per quanto riguarda le minacce da cui difendersi nel 2016, il numero uno di Kaspersky Lab Italia consiglia di prestare particolare attenzione in azienda al fenomeno Cryptolocker, in ulteriore aumento e agli attacchi mirati.