Nuove strategie

IBM e la rivoluzione Open dei mainframe, nasce LinuxONE

Big Blue espande la propria strategia riguardo la piattaforma mainframe per valorizzare il ruolo delle soluzioni e della community open source per creare funzionalità più sicure e alte prestazioni da mettere a disposizione delle imprese

Pubblicato il 19 Ago 2015

Marco Maria Lorusso

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Una nuova e più ampia strategia che riguarda la piattaforma mainframe che ha lo scopo di valorizzare il ruolo delle soluzioni e della community open source per fornire alle imprese funzionalità più sicure e prestazioni più elevate.

E’ quanto si propone di fare IBM con l’introduzione dei nuovi server Linux, denominati LinuxONE, che rappresentano soluzioni più potenti e sicure del settore enterprise pensate per la nuova economia digitale e per gli ambienti di cloud ibrido; un nuovo portafoglio di soluzioni hardware, software e servizi che fornisce due sistemi Linux diversi per le imprese di medie e grandi dimensioni. I LinuxONE di IBM hanno funzionalità di crittografia avanzate incorporate sia nell’hardware che nel software per garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati dei clienti e delle transazioni.

Ma non solo, infatti, l’azienda supporterà su z Systems strumenti e software open source e di settore per garantire alle imprese molte opportunità e un’ampia flessibilità per realizzare ambienti di cloud ibrido. SUSE, che fornisce la distribuzione Linux per il mainframe, supporterà KVM offrendo ai clienti una nuova opzione di hypervisor. Canonical e IBM, inoltre, intendono creare una distribuzione Ubuntu per LinuxONE e z Systems; questa collaborazione permette una scalabilità orizzontale e unisce la competenza nel cloud di Ubuntu alla piattaforma IBM z Systems allargandone la portata e il supporto. Inoltre, IBM porta un contributo singolo di codice mainframe alla community open source; il codice, creato per la trasformazione digitale, comprende la tecnologia del mainframe per permettere alle aziende di trovare i problemi e prevenire i guasti prima ancora che accadano, migliorare le prestazioni tra le piattaforme e permettere un’integrazione con la rete e il cloud.

«Cinquant’anni fa IBM ha sorpreso il settore inserendo Linux sul mainframe e oggi più di un terzo dei clienti mainframe IBM usa Linux – ha spiegato Tom Rosamilia, senior vice president, IBM Systems -. Intendiamo rafforzare il nostro impegno nei confronti della comunità open source per integrare il meglio del mondo “open” con il sistema più avanzato del settore, con l’obiettivo di aiutare i clienti a gestire al meglio i nuovi carichi di lavoro del mobile e gli ambienti cloud ibridi».

IBM, poi, offre oggi un grande contributo singolo di codice mainframe alla community open source e questo aiuterà ad alimentare il nuovo “Open Mainframe Project” costituito dalla Linux Foundation, l’organizzazione non-profit nata per accelerare la crescita di Linux e dello sviluppo collaborativo. IBM ha anche creato il LinuxONE Developer Cloud, per dare accesso gratuito alla comunità di sviluppo open source; il cloud funge da motore di ricerca e sviluppo virtuale per la creazione, i test e la sperimentazione di applicazioni emergenti. Infine, il portafoglio LinuxONE racchiude le nuove soluzioni finanziarie che garantiscono flessibilità in termini di modelli di prezzo e risorse, consentendo alle aziende di pagare in funzione di ciò che utilizzano e di adeguare le proprie risorse tecnologiche velocemente in base all’andamento delle proprie attività.

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