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Come trovare le persone giuste per crescere? La soluzione di MatchGuru per le tech company



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Automazione, intelligenza artificiale e tocco umano: è la ricetta di MatchGuru. Il CEO Marco Laino racconta come funziona il sistema di Talent Acquisition As a Service, che riduce tempi e costi

Pubblicato il 12 giu 2025



Marco Laino
Marco Laino, co-founder e CEO di Match Guru

Trovare le persone giuste, quelle che oramai chiamiamo talenti, è una sfida per tutte le aziende: lo sanno bene le tech company italiane, chiamate a correre in un mercato ad alta competitività e continua evoluzione.

Il vero vantaggio competitivo, nel 2025, non è solo l’innovazione tecnologica: è la capacità di attrarre, selezionare e trattenere i migliori talenti digitali, di integrare le competenze con le tecnologie.

Il problema? Tempi lunghi, costi elevati e un turn-over che rischia di vanificare gli investimenti in onboarding e formazione.

A rendere ancora più complicato il quadro, una generazione di developer, data analyst e digital specialist che riceve decine di offerte ogni mese e fatica a orientarsi in un panorama indistinto. È qui che entra in scena MatchGuru, la startup che in meno di un anno e mezzo ha elaborato un nuovo approccio alla selezione, riuscendo a raccogliere oltre 100.000 candidature di profili tech nei primi cinque mesi del 2025.

MatchGuru non è solo una startup HR tech: è un esempio di come un approccio design-driven e algoritmico possa ridefinire le regole del gioco in un settore dove il fattore umano resta centrale, ma ha bisogno di strumenti tecnologicamente evoluti. L’immagine di una “Tinder dei talenti” è forte. Ma si tratta, alla fine, di una piattaforma pensata per far risparmiare tempo, trovare il fit giusto e abbattere il turn-over.

Match Guru, il modello per il dating per i talenti

Dietro MatchGuru c’è Marco Laino, CEO e Co-founder con oltre 15 anni di esperienza nel recruitment IT in aziende come Randstad, Modis e Adecco. Oltre 500 talenti collocati, una profonda conoscenza delle dinamiche HR e una convinzione: “Il modo in cui si fa recruiting oggi non funziona più. È lento, inefficiente e frustrante per tutti”.

Laino ha immaginato una piattaforma capace di accorciare le distanze tra chi cerca e chi offre lavoro, con un’interfaccia “smart”, algoritmi di intelligenza artificiale e un format ispirato – volutamente – alle app di dating: “Proprio come su Tinder, se non c’è matching reciproco non si va avanti. Così risparmi tempo, fatica e delusioni”, racconta.

MatchGuru: come funziona la piattaforma

Il cuore dell’innovazione di MatchGuru è un sistema di Talent Acquisition as a Service (TaaS) che abbina automazione, intelligenza artificiale e tocco umano.

Al centro c’è network di recruiter specializzati. “Non parliamo di una semplice banca dati: i nostri “guru del talento” sono professionisti veri, che lavorano in verticale su ambiti specifici e aiutano le aziende a trovare candidati in linea con il contesto e con gli obiettivi. L’AI accelera il matching, ma il tocco umano fa la differenza: ogni profilo viene validato da chi conosce davvero il mercato”.

L’esperienza diversa rispetto a un job posting tradizionale

  • Le “talent card” vengono inviate via mail alle aziende con candidati già validati, punteggio di compatibilità AI, preferenze espresse e risultati dei test tecnici.
  • Le imprese accedono a un gestionale proprietario per tracciare ogni step: dalla candidatura al colloquio.
  • La user experience è fluida, pensata per snellire tempi e costi. Il risparmio medio, per una PMI che deve assumere 5 figure tech in un anno, si attesta tra i 10 e i 25 mila euro.

I vantaggi di una soluzione ibrida e automatizzata

MatchGuru combina ciò che normalmente è diviso tra piattaforme (es. LinkedIn), agenzie e community: una sola Subscription, costi sostenibili (si parte da meno di 500 euro al mese) e risultati più rapidi. I dati sono incoraggianti: 8.000 talenti registrati; oltre 40.000 follower su LinkedIn; 40 clienti attivi 500.000 € di fatturato previsto per il 2025

La startup ha stretto accordi con coding bootcamp e ITS, e integra anche LinkedIn nel processo di sourcing, creando un bacino di profili già pre-qualificati.

Le ambizioni di MatchGuru: API, white label e intelligenza conversazionale

La roadmap tecnica di MatchGuru prevede il potenziamento dell’algoritmo di matching e l’introduzione di un’AI conversazionale, con l’obiettivo di arrivare a 70 clienti attivi entro la fine del 2025. A quel punto, conclude Laino, la piattaforma sarà pronta per scalare: “Vogliamo espanderci nei settori Retail e Life Sciences, oltre al tech”. L’obiettivo è più che ambizioso: decuplicare l’enterprise value entro il 2028.

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