Bilanci

Il cloud fa impennare il fatturato di Esker



Incrementi dell’ordine del 27% nel 2015 portano la società specializzata in soluzioni di automazione dei processi documentali a un fatturato di quasi 58,5 milioni di euro

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 12 Apr 2016


L’approccio al cloud computing fa bene alle casse di Esker, che vede il proprio fatturato mondiale 2015 su 2014 salire di ben il 27%. La società francese, con casa madre a Lione e presenze internazionali attraverso filiali negli USA, Canada, UK, Germania, Belgio, Spagna, Italia, Australia, Singapore e in Malesia, è specializzata in soluzioni per l’automazione dei processi documentali in azienda e ha realizzato nel suo ultimo esercizio un fatturato di 58,5 milioni di euro, contro i 46 relativi al 2014.

Un risultato cui ha fortemente contribuito la svolta verso soluzioni cloud based della società, che ormai rappresentano il 72% delle vendite complessive, pari a quasi 42 milioni di euro. Stabile, invece, la vendita di soluzioni basate su licenze, mentre i prodotti legacy continuano a lasciare il posto ad altre proposte più innovative, rappresentando, attualmente, solo il 9% del giro d0affari della multinazionale.

Al risultato hanno contribuito anche le due acquisizioni effettuate dal vendor nel corso del 2015, la startup statunitense TermSync e la francese CalvaEdi, che hanno portato in “dote” 1,9 milioni di euro, spingendo di un ukteriore +4% le crescite della società. Risultati più che positivi che portano Esker a prevedere anche per i prossimi anni performance in linea con quelle dell’anno concluso.

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