Security

I pericoli per la sicurezza arrivano dai siti più comuni

Una ricerca effettuata dagli esperti dei G DATA SecurityLabs rivela anche una netta crescita del malware nella seconda metà del 2014

Pubblicato il 17 Lug 2015

Gianluigi Torchiani

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La Rete si sa, può rivelarsi un luogo molto pericoloso, ma basta dotare i propri computer di appropriati sistemi di protezione per non diventare facile preda dei criminali informatici; in fondo, installare una soluzione di sicurezza costa sicuramente meno che dover gestire un’infezione da virus e tutto ciò che ne comporta. Gli esperti dei G DATA SecurityLabs hanno presentato una ricerca in cui si spiega che non esistono siti che non possano rappresentare dei pericoli quando si naviga; categorie solitamente ritenute innocue come la tecnologia, il commercio o la salute, sono da considerarsi invece tra le più a rischio per gli utenti; al contrario, siti che hanno a che fare con la pornografia o il gioco d’azzardo, per esempio, hanno invece un impatto minore. I cyber criminali, infatti, scelgono come bersagli proprio i siti che trattano gli argomenti più in voga utilizzando attacchi rapidi da eseguire come, per esempio, infezioni di massa di siti Web vulnerabili.

I Cyber criminali considerano ogni computer un valore; i pc infetti possono essere integrati in botnet per poi abusarne impiegandoli come proxy per inviare spam o utilizzarli come strumenti per attacchi DDoS contro altri sistemi, oppure le Cpu del computer infetto possono essere usate per avere valute virtuali come Bitcoins. La ricerca di G DATA rivela, infatti, un sensibile aumento della quantità di nuovi malware usati per attacchi a computer durante la seconda metà del 2014: ne sono stati censiti ben 4.150.068, per un aumento del 125% rispetto al primo semestre, che portano il totale del 2014 a quota 6 milioni.

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