Ciniero lascia la presidenza di IBM Italia

Il ruolo è stato assunto da Enrico Cereda, amministratore delegato del gruppo

Pubblicato il 01 Feb 2017

Redazione TechCompany360

ciniero

Novità in casa IBM Italia: dopo sette anni al vertice di Big Blue, Nicola Ciniero lascia il ruolo di presidente nelle mani dell’amministratore delegato Enrico Cereda. Ciniero era stato anche amministratore delegato di IBM Italia dal giugno 2009 fino al gennaio 2016, ruolo assunto dopo un anno e mezzo come General Manager Sales della compagnia. In questo arco temporale Ciniero ha promosso diverse iniziative, tra cui il Cloud data center inaugurato nel giugno del 2015 sul territorio milanese.

In precedenza, tra il marzo 2003 e l’aprile 2006, con una responsabilità a livello di South Region, Ciniero aveva guidato il Communication Sector di IBM, area che identifica i mercati Telecomunicazioni, Utlities e Media. La carriera del manager era iniziata nel 1979 alle Risorse Umane di Sperry Univac per entrare, due anni più tardi, alla Hewlett Packard in cui sviluppa una significativa esperienza soprattutto nelle vendite. Tra l’87 e il ’90 è marketing director in Nixdorf Computer. Di qui, passa in Zenith Data Systems Italia di cui assume crescenti responsabilità fino al ruolo di Large Account and Retail Commercial director.

Nell’aprile ’94 viene assunto dalla Whirlpool Europe come Regional director Area III & Area Business Team – Italia, Spagna, Portogallo e Grecia – Retail Trade per tutti i brand del gruppo. Dopo una parentesi come country manager della PC Business Unit di Digital Equipment, Ciniero era approdato in Compaq Computer, nel maggio 1997, prima come deputy general manager e poi come amministratore delegato.

Ringraziamento per l’attività svolta è stato espresso dal vertice del gruppo: «A Nicola Ciniero – dichiara l’amministratore delegato Enrico Cereda – va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto in tutti questi anni. Il suo impegno ha avuto come orizzonte il sistema Paese e la trasformazione di cui c’è bisogno per la competitività e la crescita».

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