percorsi di crescita

Da azienda locale a parte del Gruppo Project. Oggi Personal Data accelera con il motore di HIG Europe

L’AD Giuliano Tonolli ripercorre le tappe che hanno caratterizzato la crescita di Personal Data: da software house del bresciano a Tech Company del Gruppo Project con importanti skill in ambito cloud, infrastruttura, VDI e sicurezza per l’Industria 4.0

Pubblicato il 03 Nov 2020

Loris Frezzato

Giuliano Tonolli, amministratore delegato di Personal Data, Gruppo Project

Da piccola software house locale a punto di riferimento per la system integration di ambienti virtualizzati e infrastrutture di storage, con una crescita partita dallo sviluppo indipendente, all’entrata in un Gruppo con competenze eterogenee e che prosegue con l’intervento di un importante fondo di investimento. È un percorso a tappe quello intrapreso dalla bresciana Personal Data, a partire dal 1981, anno della sua nascita, a oggi, parte di Gruppo Project e proiettata verso nuove importanti crescite future.

Un’azienda che nasce in tempi in cui Internet e il digitale erano ancora da venire, connotandosi come piccola realtà dedita allo sviluppo di applicativi gestionali per un mercato prevalentemente locale.

L’incontro con Citrix e la svolta verso la system integration

Questo fino al 1998, anno che ha rappresentato per Personal Data una vera e propria svolta «grazie all’incontro con la tecnologia Citrix – racconta Giuliano Tonolli, amministratore delegato di Personal Data, Gruppo Project -, da poco arrivata sul mercato italiano, da cui è scaturito un progetto, all’epoca molto innovativo, presso un nostro cliente che si stava ristrutturando, dovendo collegare più sedi con software in ambiente open e Windows abbandonando la precedente tecnologia mainframe. Un primo progetto che ha fatto da apripista e che ci ha consentito di fare il primo passo per una trasformazione da azienda attiva solamente in ambito gestionale verso nuove competenze orientate alla virtualizzazione, intraprendendo la strada della system integration».

Un brand, Citrix, che ha quindi tenuto a battesimo la nuova connotazione da integratore di Personal Data, assumendo all’interno del suo portfolio d‘offerta un peso importante che ha consentito all’azienda bresciana di acquisire via via grandi clienti e grandi progetti e nel tempo evolvere anche nell’ambito dei servizi professionali, diventando punto di riferimento per il mercato italiano per le soluzioni Citrix.

Brand a valore fanno decollare Personal Data

Un ulteriore salto evolutivo è coinciso, qualche anno dopo, con l’approccio, tra i primi in Italia, della tecnologia VMware per la virtualizzazione dei server, facendo, di fatto, crescere la business unit della system integration all’interno di Personal Data, sia in termini di proposizione, sia in termini di persone dedicate.

«Col tempo, poi, abbiamo integrato tra i brand della nostra offerta anche NetApp – riprende Tonolli -, comprendendo quindi tutto il mondo dello storage consolidation, disaster recovery, business continuity, ampliando ulteriormente la nostra attività di integrazione di sistemi, completando la parte infrastruttura con tutta una serie di servizi professionali».

L’entrata nel Gruppo Project

Un ampliamento delle attività, offerta e competenze che ha fatto decollare Personal Data, facendola entrare nell’orbita d’interesse di clienti di medio-grandi dimensioni, forte dell’elevato livello skill tecnico del proprio personale, che l’ha portata a una crescita costante fino al 2012. Anno in cui nell’asset societario è entrato Alberto Ghisleni , fondatore di Project Informatica, portando di fatto Personal Data all’interno del Gruppo Project «una scelta strategica che ha stimolato un’ulteriore crescita, potendoci proporre sul mercato con dimensioni adatte ad affrontare clienti e competitor che via via diventavano sempre più grandi, consentendoci inoltre di ampliare la gamma delle tecnologie, tra queste Commvault, inserendo nuove soluzioni di backup e di disaster recovery» commenta l’amministratore delegato.

VDI, Infrastruttura e Security, gli ambiti di Personal Data

Una crescita che a livello di numeri si traduce in un fatturato 2019 di 9 milioni di euro, contro i 3 milioni del giro d’affari di Personal Data nel 2012. Crescita che è andata in parallelo a un incremento delle figure professionali all’interno del system integrator, che oggi conta 15 figure a livello sistemistico, suddivise in tre diversi team. Uno di questi riguarda tutto il mondo Citrix, mentre un altro team è focalizzato in maniera specifica sull’area infrastrutturale, che comprende le tecnologie Netapp, VMware e Commvault, con tutto il tema del Cloud. A questi due, ultimamente, si è aggiunta la divisione di Networking e Sicurezza, con specializzazioni prevalentemente sull’offerta Trend Micro. «Con l’entrata in Gruppo Project, e oggi ancora di più con l’intervento del fondo d’investimento HIG Europe che ne ha rilevato le attività, abbiamo potuto beneficiare degli investimenti fatti per la creazione di un SOC NOC nella sede di Bergamo di Project e sul supporto di figure con elevate competenze sui temi di sicurezza. Una riprova delle sinergie possibili tra le due aziende, il cui valore è stato sempre più riconosciuto da parte del mercato, mettendoci in grado di offrire servizi, progetti, e spostando il nostro mercato, da locale che era, anche verso l’area Nord-Est del Paese» sottolinea Tonolli.

Sicurezza e consulenza per il manifatturiero 4.0

Un’estensione dell’offerta verso il tema della sicurezza che Personal Data sta affrontando anche con una declinazione verso il manifatturiero 4.0, ampliando l’attività di integrazione di tecnologie a quella di consulenza alle tante medie aziende di produzione, molte delle quali a rischio di una sottovalutazione dei danni che possono derivare da un attacco cyber e da investimenti in sicurezza non adatti alle proprie realtà.

«Si tratta di aziende che ancora oggi hanno un’impronta padronale, per le quali fino a qualche tempo fa l’IT era considerato un costo» spiega Tonolli, che conclude: «Per questo motivo con il nostro team abbiamo realizzato delle soluzioni di assessment e di consulenza sul mondo OT, anch’esso in pericolo dal momento che le aziende hanno iniziato ad affrontare temi quali MES e Industria 4.0, cambiando nettamente il panorama del mercato rispetto a pochi anni fa, dove la parte OT era stand alone. Una situazione che ha però esteso le possibilità di attacco cyber, che in un’industria potrebbe trasformarsi anche in danni fisici, a impianti o a persone».

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