Strategie di sviluppo

Bruschi, TT Tecnosistemi: investiamo in un ecosistema di aziende per entrare in nuovi mercati

Il CEO Riccardo Bruschi spiega il percorso di innovazione a livello di management e la scelta di attivare nuove forme di collaborazione con nuove imprese come la scelta di entrare in Extra Cube, un’azienda innovativa con certificazione Red Hat per la modernizzazione e integrazione delle applicazioni aziendali

Pubblicato il 28 Lug 2020

Loris Frezzato

Riccardo Bruschi, CEO di TT Tecnosistemi

Offerta, strategia, compagine aziendale, target di utenza, business model: niente è mai stato statico per TT Tecnosistemi, azienda di Prato la cui connotazione di system integrator, nel più classico del termine, va decisamente stretta. Una innata flessibilità ad adattarsi alle mutevoli condizioni ed esigenze del mercato ha portato, infatti, la società ad ampliare i propri interessi e ad abbracciare scelte coraggiose, senza timori a cambiare il management aziendale o a stimolare lo sviluppo di ecosistemi di startup ed aziende orientate all’innovazione.

Una tendenza che, tra l’altro, l’ha resa, anche nel periodo emergenziale della pandemia, particolarmente resiliente «mettendo in pratica forme flessibili del lavoro già ampiamente sperimentate in periodi non sospetti, permettendoci di continuare l’attività anche nell’emergenza, attraverso uno smart working che ci ha fatto riflettere su un modello di gestione del lavoro diverso rispetto al passato, sempre più orientato a obiettivi e risultati. Andando, inoltre, a esplorare anche settori fino a oggi non considerati» esordisce Riccardo Bruschi, CEO di TT Tecnosistemi.

Riccardo Bruschi, CEO di TT Tecnosistemi
Riccardo Bruschi, CEO di TT Tecnosistemi

Cambiare, anticipando i cambiamenti

Curiosità e scouting di nuovi mercati, tipici di chi è storicamente abituato ad anticipare quelle che potrebbero essere le richieste dei clienti, ponendo TT Tecnosistemi sempre alla ricerca di nuovi fronti in grado di rispondere e anticipare le esigenze delle aziende. Anche quelle inespresse.

Si tratta di un’evoluzione, quella di TT Tecnosistemi, che è iniziata nel momento stesso della sua nascita, nel 1984, esordendo con un’offerta di servizi a cui man mano ha aggiunto la vendita di personal computer. Olivetti all’epoca, ma azzardando poco dopo una tra le prime distribuzioni di pc Compaq, un brand con tecnologie allora pionieristiche e non ancora affrancato sul mercato. «Si è trattato di spostare un business consolidato verso una nuova avventura – ricorda Bruschi -. Una scelta di coraggio e di grande trasformazione che si è poi rivelata essere di successo, fidelizzandoci presso grandi clienti che ancora oggi, pur nelle loro stesse trasformazioni aziendali, ci seguono».

La svolta verso le soluzioni e i servizi

Vendita di hardware, quindi, ma con un’anima che si stava via via orientando ai servizi a valore, con la creazione, nel ’96, di strutture unicamente focalizzate ai servizi e al software, virando il proprio business verso le soluzioni e puntare ad ampliare il target dell’utenza. Una scelta, quest’ultima, necessaria a seguito della massiva concentrazione, in quegli anni, di grandi clienti, con frequenti acquisizioni che hanno letteralmente cambiato l’equilibrio dimensionale del parco clienti di TT Tecnosistemi, che ha deciso, quindi, di trasformare la propria offerta e la propria organizzazione, aziendale e commerciale.

Nuovo ossigeno con l’entrata di nuovi manager in azienda

«Una vera rivoluzione che ha visto una reimpostazione del target aziendale, votato più ai servizi, ma anche l’uscita di alcuni soci, bilanciata dall’entrata in azienda di nuovi manager provenienti da grandi aziende, arricchendo così TT Tecnosistemi con competenze derivanti dalla consulenza pura. Inserendo quindi manager con ampie e nuove visioni, alcuni dei quali oggi siedono nel consiglio d’Amministrazione» dettaglia Bruschi, che prosegue: «Sempre grazie all’intervento di manager con provata esperienza in multinazionali ci ha poi consentito, 3 anni fa, di aprire a ulteriori nuovi business, con il risultato che dai 35 milioni di fatturato, siamo balzati in un solo anno a 40, quindi 42 e, nel 2019, a 48 milioni di euro. E le previsioni per quest’anno, al netto del Covid, sono – erano – di chiudere a 52 milioni di euro».

Le macroaree su cui oggi TT Tecnosistemi è organizzata vanno quindi sempre più considerate in termini di servizi gestiti e di consulenza, dove l’hardware ha un peso sempre minore nell’equilibrio del fatturato complessivo. Una conseguenza della scelta dell’azienda di concentrarsi sulle aree della cybersecurity e, soprattutto, quella del Cloud, la quale ha dato il via a una serie di investimenti in startup per la creazione di un ecosistema di competenze specifiche sul tema.

Un ecosistema di aziende per ampliare competenze e mercati

In particolare, TT Tecnosistemi ha investito in Extra Cube, un’azienda innovativa con certificazione Red Hat per la modernizzazione e integrazione delle applicazioni aziendali per la transizione verso ambienti in Cloud che contempla le logiche container e di microservizi tipiche dell’ambiente open, svincolando i clienti dagli ambienti presenti in casa.

Una strategia, quella del coinvolgimento di startup ed aziende in un ecosistema più ampio di competenze e specializzazioni per nuovi mercati, che l’azienda di Prato prosegue su più fronti, come nel caso della partecipazione in Livemote, orientata alla realtà aumentata e all’intelligenza artificiale, per progetti di manutenzione a distanza e gestione da remoto, basata su business intelligence e analisi predittiva. O, ancora, Immerxive, che sfrutta realtà aumentata e virtuale per la formazione e il marketing; o, ancora, TecHello, che accompagna PMI nel loro processo di innovazione digitale toccandone i temi del Cloud, dell’ERP e della cybersecurity.

Una vision che va oltre. Dalla blockchain per una maggiore sostenibilità del business

Un interesse per le startup che spinge TT Tecnosistemi anche su temi “altri” rispetto a quelli prettamente di fornitura tecnologica. Temi quali la sostenibilità e l’ingresso in una blockchain in ambiente open che vede il suo scopo nella valorizzazione delle filiere territoriali. Su questo tema lavora Apuana Benefit, una startup innovativa con statuto di sostenibilità che ha costituito blockchain utile per la valutazione di diversi aspetti, dalla proprietà in quota parte di un bene, alla salvaguardia del made in Italy per la tracciabilità della filiera di produzione, dai mobili ai tessuti, e così via. ecc. «Nel nostro caso abbiamo voluto attivare una sperimentazione sul refurbished, per il recupero dei pc obsoleti di grandi clienti con il progetto TT Refurbished |Circular Technology, in grado di mantenere in vita diverse piccole aziende impegnandole nel ripristino delle macchine da impiegare in diversi settori – spiega Bruschi -. Su questo progetto, stiamo pensando di creare una realtà apposita, che svolga un ruolo sociale oltre che di particolare visibilità e attenzione sui temi della sostenibilità. Perché è sulle filiere sostenibili che pensiamo sarà il futuro».

C’è anche la sostenibilità, anche particolarmente legata all’attualità, tra gli stimoli che stanno spingendo TT Tecnosistemi a occuparsi di sanità. L’azienda, infatti, proprio sull’onda della pandemia da Coronavirus, sta mettendo a punto un sistema di sanificazione nebulizzata dei carrelli della spesa della GDO. Sanitizer 2020 è il progetto, che Bruschi ora sta ottimizzando per il commercio, ma che ha già in mente di estendere ad altri ambiti industriali, come la produzione o per l’ambito scolastico.

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