#InnovationFirst – In vista delle prossime elezioni politiche abbiamo chiesto a Tullio Pirovano, Ceo di Lutech, idee e proposte per suggerire al nuovo Governo come intervenire per aiutare imprese e professionisti: “bisogna creare una cultura dell’innovazione che incoraggi all’utilizzo delle nuove tecnologie”.
Nicoletta Boldrini
Pubblicato il 22 Feb 2018
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Tullio Pirovano, CEO di Lutech
Favorire gli investimenti delle aziende ICT Italiane in ambiti con elevato tasso di innovazione e crescita come sistemi cognitivi, Blockchain e IoT. Agevolare la formazione sulle nuove tecnologie, varare un piano per la progressiva uscita delle competenze “senior” a fronte di un maggiore aiuto ai giovani. Ecco cosa chiede e suggerisce al nuovo Governo il Ceo di Lutech, Tullio Pirovano.
Digital4Trade: Che cosa chiede al nuovo Governo per accelerare l’innovazione delle imprese italiane?
Pirovano: Al prossimo Governo che si insedierà mi sento di chiedere interventi a sostegno della crescita: sgravi fiscali, incentivi o provvedimenti simili. Si potrebbe pensare, ad esempio, a una sorta di super-ammortamento per la Intellectual Property. Queste azioni andrebbero sicuramente a favorire gli investimenti delle aziende ICT italiane nello sviluppo di tecnologie e prodotti innovativi in aree con elevato un tasso di crescita quali Cognitive Computing, Blockchain, Fintech e IoT.
Tullio Pirovano, CEO di Lutech
Digital4Trade: Che cosa potrebbe fare il futuro Esecutivo per favorire una crescita delle competenze digitali nelle giovani generazioni?
Pirovano: Il governo dovrebbe introdurre agevolazioni concrete e importanti a favore della formazione sulle nuove tecnologie, anziché inseguire interventi a pioggia su temi fumosi e generici.
Inoltre, definire concretamente piani per favorire il ricambio generazionale: varare interventi/piani per sostenere efficacemente l’uscita progressiva (attraverso sgravi, contratti part-time, …) di personale “senior” con il corrispondente inserimento di giovani attraverso percorsi formativi e incentivanti di tutoring. Questi interventi sono fondamentali in un mercato, qual è l’ICT, che sta vivendo innovazioni e sviluppi tecnologici con una rapidità mai vista prima con, spesso, l’impossibilità di stabilire percorsi formativi per il personale più senior che non si riesce più a collocare per via della crescente compressione delle tariffe e dei prezzi che non permettono di sostenere salari che sono figli di condizioni di mercato non più attuali.
Digital4Trade: Attraverso quali strumenti le istituzioni potrebbero favorire l’integrazione e le sinergie tra gli operatori della filiera ICT (ad esempio, agevolazioni, cluster, incentivi, ecc.)?
Pirovano: L’integrazione e le sinergie tra gli operatori con un posizionamento e con una dimensione del livello di Lutech, è una pura illusione in un mercato con un grado di competitività mai visto prima. L’unica integrazione per un soggetto come Lutech è possibile con le piccole realtà e/o con le startup che necessitano di stabilire alleanze per poter proporre i propri servizi ad aziende che richiedono una dimensione e un “track record” spesso impossibile per le piccole aziende ed in particolare per le startup. Quindi, più che integrazione vedo un processo di consolidamento e di aggregazione di piccole realtà all’interno di società/gruppi più grandi per il quale certamente si possono definire strumenti ed incentivi adeguati per incentivare la ricerca e l’innovazione più in linea con le piccole aziende e con incentivi adeguati rivolti alle aziende medio grandi per favorire tale consolidamento. Strumenti come le “vecchie” reti d’impresa o qualcosa di simile…
Digital4Trade: A suo giudizio, quali sono le mosse che il futuro Governo dovrebbe mettere in atto per aumentare la competitività degli operatori del canale Ict (ad esempio, tassazione, nuovi programmi tematici sulla scia di Industria 4.0, ecc.)?
Pirovano: In sintesi, interventi per alleggerire la pressione fiscale per le aziende, percorsi di formazione mirati per giovani e senior, formule di sostegno all’uscita progressiva dal lavoro. Porre attenzione alla digital transformation in modo concreto: creare una cultura dell’innovazione che incoraggi persone e imprese all’utilizzo delle nuove tecnologie, che già oggi sono disponibili e che hanno bisogno della guida della politica per tradursi in un vantaggio concreto non solo per le imprese ma anche per i cittadini.
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