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VMware: un cloud unico per tutte le applicazioni



Il Ceo Pat Gelsinger racconta la nuova formula del One cloud: una piattaforma unica, basata sul cloud ibrido, valida per tutti i dispositivi. E con OpenStack integrato

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 03 Feb 2015


Una piattaforma capace di abilitare i vantaggi del cloud e della virtualizzazione potenzialmente a tutte le società che hanno bisogno dell’IT. È sempre più questa la missione di VMware che, a pochi giorni di distanza dagli importanti accordi stipulati con Google, nel corso di un evento che si sta svolgendo a San Francisco (che Ict4Trade sta seguendo sul posto) ha lanciato una serie di novità che, secondo il Ceo, Pat Gelsinger, sono destinate a produrre impatti positivi per tutte le migliaia di partner VMware e non soltanto per i service provider ma anche per i system integrator. La società di Palo Alto ha riassunto tutti questi annunci con la formula One Cloud, ossia della prima piattaforma unificata per il cloud ibrido. Gelsinger, prima di illustrare nel dettaglio i nuovi annunci, ha spiegato l’origine della strategia di VMware. Che parte dal dato di fatto di un mondo del lavoro e delle professioni sempre più liquido, dove anche settori non certo moderni come agricoltura e istruzione stanno cambiando pelle sotto la spinta delle innovazioni tecnologiche che stanno sempre più interessando le aziende. Due sono le applicazioni fondamentali che stanno guidando e permettendo questo cambiamento: il mobile e cloud.

Pat Gelsinger, Ceo VMWare

Due parole che sono da tempo sulla bocca di tutti ma che, nel concreto, necessitano di investimenti e innovazioni tecnologici sfidanti da un punto di vista dell’infrastruttura. Qui si inserisce ovviamente VMware, che con le sue soluzioni annunciate oggi (crediamo di essere il partner migliore partner che un Cio possa avere, ha dichiarato il Ceo) promette di far funzionare qualsiasi tipo di applicazione con qualsiasi tipo di dispositivo, in un maniera istantanea, fluida e sicura, grazie a un’unica soluzione cloud (One cloud, any application). Rispetto al passato, assicura il Ceo del gigante della virtualizzazione si va su un altro tipo di livello.

Il cuore tecnologico di questa strategia è la nuova VSphere 6, in pratica la nuova suite della casa di Palo Alto per la virtualizzazione che promette nuove funzionalità (ben 650) e performance più elevate (ad esempio zero downtime per le migrazioni anche a lunghissima distanza) rispetto alle precedenti e dovrebbe già andare in distribuzione entro la fine del trimestre. Altri annunci hanno riguardato modifiche e aggiornamenti per le soluzioni storage, definiti di nuova generazione (Virtual San 6) e di maggiore semplicità. VMware vCloud Air Hybrid Networking Services powered by VMware NSX rappresenta invece il vero e proprio ponte tecnologico tra public cloud e cloud privati.

La novità più sostanziale è la piena integrazione delle soluzioni open source Open Stack, su cui VMware si era già impegnata da qualche tempo a questa parte. Questa novità dovrebbe assicurare più potenza e, soprattutto più flessibilità ai clienti VMware. OpenStack, tra l’altro sarà gratis per i clienti enterprise di VMware. Insomma, per una VMware reduce da un 2014 molto positivo, il 2015 si è aperto con una serie importante di novità che, secondo Gelsinger, hanno già ottenuto una risposta positiva da parte di clienti e partner. E c’è da scommettere che il claim “One cloud” sarà per molto tempo il marchio distintivo del gigante della virtualizzazione, impegnata a distinguersi nella sempre più affollata arena della nuvola.

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