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Ecosystem Story Challenge: all’IBM Think Summit di Milano si raccontano storie di innovazione



Il valore e l’importanza della squadra per andare dritti verso la vittoria, che sia una meta, un goal o un successo di business e di mercato. L’ecosistema dei Business Partner IBM, capitanato da Francesco Casa, Director Partner Ecosystem di IBM Italia, si riunisce all’IBM Think Summit di Milano e inaugura gli IBM Studios

Nicoletta Boldrini

Pubblicato il 30 Giu 2019


All’apertura pubblica degli IBM Studios, nella prima giornata dell’IBM Think Summit di Milano, quella dedicata ai Business Partner, Luca Altieri, CMO di IBM Italia, accoglie i partner parlando dell’importanza dell’ecosistema, unico modello efficace per portare valore alle aziende ed accelerare l’innovazione. Un modello che intende raccontare ricorrendo allo Sport: «Gli IBM Studios sono un luogo iconico per la città di Milano, così come può esserlo, per una città, uno stadio», esordisce Altieri. «Lo stadio che ho scelto io oggi per parlarvi di ecosistema è quello di un club di rugby. Il gioco del rugby ha una sua peculiarità: la palla non può mai essere passata in avanti, l’unico modo per arrivare alla meta è passare la palla di lato o addirittura indietro. Questa cosa apparentemente banale in realtà è molto complessa perché impone alla squadra di muoversi all’unisono avanzando in modo coeso e compatto verso la vittoria».

E’ questo che Altieri dice di voler vedere in IBM, con il proprio ecosistema di partner: «voglio vedere una squadra dove, con i tempi giusti e i giusti modi, ci si passa la palla ed in maniera coesa e compatta si avanza insieme verso la vittoria sul mercato», è il forte parallelismo che porta Altieri sul palco del Think Summit Milano.

Luca Alteri, CMO di IBM Italia, apre i lavori all'IBM Think Summit 2019
Luca Alteri, CMO di IBM Italia, apre i lavori all’IBM Think Summit 2019

Come tutte le squadre che si rispettano, c’è un capitano, che nella squadra IBM – Business Partner si chiama Francesco Casa, Director Partner Ecosystem di IBM Italia, il quale confessa di sentirsi più vicino al mondo del calcio «con il sogno di fare goal nel cuore; sogno che mi sono portato appresso anche nel mondo delle vendite e del business».

«Così come da bambino giocavo in squadra, anche nel mondo del lavoro ho capito l’importanza ed il valore del giocare e vincere insieme – racconta Casa – facendo dei valori tipici dello Sport anche i valori del business. Ma per vincere serve una strategia, un modulo di gioco, sapere quali sono i propri asset, valorizzarli e giocarli».

Proseguendo con il racconto che intreccia Sport e business, Casa evidenzia a più riprese l’importanza dell’allenamento, «che in azienda si traduce in formazione ed evoluzione delle competenze, tra le quali non possono mancare quelle legate ai contenuti e alla capacità di raccontare la tecnologia, il suo valore, il suo potenziale e di far capire gli elementi caratterizzanti le “storie di successo”».

Francesco Casa, Direttore Partner Ecosystem di IBM Italia
Francesco Casa, Direttore Partner Ecosystem di IBM Italia

Proprio per questo l’edizione 2019 del Think Milano dedicata ai partner è stata pensata in modo diverso, focalizzando l’attenzione sullo storytelling e dando spazio ai giovani che si sono “sfidati” in uno Story Challenge portando sul palco otto storie di innovazione: idee, proposte e progetti sviluppati con tecnologia IBM (e il supporto delle competenze).

«Oggi bisogna essere in grado di raccontare il proprio valore, bisogna essere convincenti», ha sottolineato Casa dando il via allo Story Challenge. «Bisogna saperlo fare anche con i tempi che il mercato richiede, cioè velocemente: i clienti concedono ormai poco tempo ai venditori, è necessario quindi imparare ad essere convincenti in poco tempo».

Story Challenge: i pitch dei progetti più innovativi

Storie e tempo, per riprendere le parole di Francesco Casa, sono i due pilastri sui quali si è sviluppato lo Story Challenge, il format grazie al quale IBM, con il supporto di Paolo Iabichino, comunicatore e creativo pubblicitario, e di Cristiano Carriero, storyteller e fondatore de La Content Academy, ha dato voce sia a startup sia ad aziende più strutturate (in alcuni casi anche già partner consolidati di Big Blue).

Una sfida che ha visto protagonisti i giovani, anche nel caso di aziende già consolidate, e che si è animata su un modello di “racconto” tipico delle startup, il cosiddetto elevator pitch: una presentazione molto rapida, che dura il tempo di un viaggio in ascensore, per far capire l’idea, il progetto, il suo valore, e convincere in tempi così stretti un investitore a crederci, al punto da investirci del denaro. Insomma, un’ardua sfida che in realtà oggi sono chiamate ad affrontare anche le aziende tradizionali.

Di seguito riportiamo i progetti presentati durante lo Story Challenge:

1) Fortunito, presentato dal Co-Founder e CEO, Valerio Mirachi: cambiare il vissuto di ognuno di noi rispetto alla pubblicità, questa è l’ambiziosa sfida di Fortunito che ha sviluppato una piattaforma digitale (sviluppata interamente su Cloud di IBM) attraverso la quale le persone, partecipando in modo del tutto gratuito, possono vincere dei premi in funzione del proprio comportamento rispetto ai break pubblicitari, per esempio guardando uno spot fino alla fine.

2) Area8, presentato dalla responsabile Comunicazione e Marketing, Camilla Knight: Area8 è un’azienda del gruppo Mauden nata per sviluppare soluzioni digitali, basate su sistemi cognitivi e intelligenza artificiale (targati IBM Watson), pensate per cambiare la customer experience delle persone. Tre le aree di sviluppo: agenti e assistenti virtuali, analisi e ricerca documentale avanzata, gestione avanzata dei trouble ticket (richieste di assistenza).

3) AI-Patch, presentato dal Co-Founder e COO, Filip Ivancic: AI-Patch è un assistente virtuale pensato per i pazienti che prendono parte a ricerche e sperimentazioni cliniche. La piattaforma conversazionale basata su intelligenza artificiale raccoglie dati da più fonti, compresi i wearable device dei pazienti, ed assiste il paziente durante tutto il tempo della sperimentazione suggerendo terapie, ricordando appuntamenti, monitorando i risultati del programma.

4) Sighup, presentato dal Founder, Jacopo Nardiello: Sighup è una “engineering company” focalizzata sui processi DevOps e l’automazione delle infrastrutture IT. La società sviluppa soluzioni open source sia su tecnologie e infrastrutture tradizionali sia in cloud, nonché soluzioni cloud native (principalmente basate su Kubernetes) e containers applicativi.

5) Kimap, presentato dal CTO, Tommaso Rossi: intelligenza artificiale per un turismo 4.0, in particolare per facilitare l’accessibilità alle città alle persone disabili che viaggiano e si spostano sulla sedia a rotelle. Kimap di fatto è un mappatore-navigatore pensato per semplificare e agevolare la mobilità dei disabili, aiutandoli quindi a riconoscere in modo rapido le zone della città più facilmente accessibili e mostrando quelle dove, al contrario, potrebbero incontrare barriere o avere difficoltà di spostamento. L’obiettivo è abbattere le barriere di informazione prima ancora di quelle fisiche.

6) Dune, presentato dalla Project Manager, Mariangela Vincenzi: Dune è un’applicazione specifica per il mondo GDO, la grande distribuzione organizzata. Si tratta di una applicazione di image recognition di prodotti food&beverage che permette di verificare come i sales “curano” le relazioni con i distributori e come i prodotti di un brand vengono esposti a scaffale; tutte informazioni che dovrebbero quindi poi essere utilizzate per migliorare le strategie di vendita dei brand del settore.

7) Apio, presentato dal CEO, Alessandro Chelli: trasparenza e fiducia nel settore agroalimentare, questa la missione di Apio che ha scelto la blockchain come “protocollo di fiducia” per sviluppare una piattaforma per la certificazione alimentare. La soluzione, sviluppata insieme a Var Group, è basata sulla piattaforma IBM Food Trust e consente ai consumatori finali di verificare in modo trasparente tutte le informazioni legate ad un prodotto alimentare, lungo tutta la filiera.

8) Addfor, presentato dalla Project Manager, Cristina Occhiena: smontare le scatole nere delle reti neurali e degli algoritmi di deep learning, guardarci dentro e cercare di capire come si comportano. E’ questa la sfida che intende superare Addfor che sta lavorando sul fronte della ricerca per capire come le tecnologie possono essere usate per garantire un uso etico dell’intelligenza artificiale, per esempio eliminando o riducendo il rischio di discriminazioni e pregiudizi.

VideoCiak Challenge, concorso a premi per i partner IBM

L’IBM Think Summit è stato occasione per presentare ai Business Partner il VideoCiack Challenge, un concorso a premi per i partner dell’ecosistema IBM iscritti al Partnerworld.

Il contest prevede la realizzazione di video story attraverso le quali i partner devono raccontare in che modo hanno sviluppato progetti innovativi utilizzando prodotti, servizi e tecnologie IBM.

Il concorso è valido dal 21 giungo al 31 ottobre 2019, questi i premi in palio:

1) primo premio: voucher viaggio del valore di 3mila euro;

2) secondo premio: TV Panasonic del valore di circa 2mila euro;

3) terzo premio: buono Amazon del valore di mille euro.

PER PARTECIPARE >> www.videociakchallenge.it

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