Mercato e Strategie

Quingles, AD di Tech Data Italia: «Parlare di innovazione da qui a 5 anni non serve a nulla». Nuova offerta cloud e apertura a Huawei



Il numero uno italiano del distributore internazionale lancia alcuni messaggi forti ai rivenditori. «Servono concretezza, generostià, umiltà e voglia di mettersi in discussione con cloud, mobility e tecnologia a 360° senza limitarsi alla mera \”informatica\”»

Marco Maria Lorusso

Pubblicato il 28 Mag 2013


Ernest Quingles, Amministratore Delegato di Tech Data Italia

«Il futuro? Troppo lontano. Il Passato? Lasciamo stare le ricriminazioni…». Ernest Quingles, che di mestiere fa l’Amministratore Delegato di Tech Data Italia è un manager che non ama le frasi fatte e soprattutto un manager diretto e preciso. Una vocazione innata che non ha tradito nemmeno in questi ultimi giorni, al momento di annunciare una serie di importantissime novità: apertura all’offerta mobile di Huawei e messaggi diretti ad una comunità di partner «mai così alla ricerca di presnte e concretezza». «Dovremmo smetterla – ha aggiunto – di disegnare scenari futuri che guardano ai prossimi 5 anni, è un lusso che non ci possimao permettere e soprattutto è davvero troppo complicato fare previsioni in uno scenario così liquido… Come distributori, abbiamo il dovere di pensare al presente e di aiutare concretamente i rivenditori a comprendere quali sono le loro competenze e come vanno messe a disposizione dei clienti. A differenza di ciò che molti pensavano fino a qualche tempo fa, nessuno può realmente pensare di essere bravissimo a fare tutto. Serve condividere e mettersi in discussione per fare più business e sviluppare maggiori opportunità. Questo è il tempo dell’umiltà, dei valori e del rispetto del mercato, del cliente, dei ruoli sulla fliera. Non si tratta di una visione “Ecumenica” ma tremendamente realistica. I mutamenti in atto ci portano anche a non parlare più solo di informatica ma di tecnologie innovative slegandoci dalla logica dei prodotti». Tecnologie come l’offerta mobile di Huawei, entrata nelle scorse settimane nell’offerta di Tech Data. «Tecnologie come il mobile sono per noi cruciail – ha aggiunto Quingles -. Non a caso, con una divisione come Brightstar stiamo sviluppando operazioni molto importanti grazie ad un portafoglio che conta Nokia, Samsung e ora anche i prodotti della divisione mobile di Huawei»

«Siamo entusiasti della partneship con Huawei – ha dichiarato Enrico Pappolla, Tech Data Mobile Director – L’accordo strategico ci consente di allargare la nostra offerta di telefonia mobile inserendo a portfolio i prodotti di uno dei player più dinamici del settore in questo momento, basti citare il nuovo Ascend P6, lo smartphone più sottile al mondo».

«La partnership con Tech Data rientra in un preciso disegno strategico che mira a estendere la presenza del brand Huawei su più canali – ha dichiarato Daniele De Grandis, Executive Director Huawei Device Italia. Il nostro obiettivo è infatti quello di promuovere i device Huawei non solo presso gli operatori ma anche presso le principali insegne del mercato retail per soddisfarne al meglio le esigenze e coglierne le opportunità».

Mobile dunque ma non solo visto che il distributore sembra intenzionato a continare con grande soddisfazione la strada verso il cloud intrapresa coraggiosamente un anno fa, esattamente all’edizione 2012 di IctTRade. «Tutto – ha spiegato Riccardo Nobili, Enterprise Networking Director divisione Azlan di Tech Data Italia – è cominciato attraverso l’accordo con Netalia (società con una offerta cloud esclusivamente pensata per il trade) al quale ora si aggiunge quello con iCube, con la sua offerta Impresaclic.. Il nostro è un ruolo di facilitatori e abilitatori, – . Puntimao dritto verso le piccole e medie imprese, ovvero quelle realtà che non possono permettersi soluzioni di classe enterprise».

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