Stampa 3D
Canalys: ecco perché la stampa 3D ci sta conquistando. Tutti i numeri
In un mercato dalla rapida crescita, l’interesse manifestato da parte del mondo consumer ha un peso importante. Il quadro tracciato da Canalys descrive un’estensione della domanda legato a concorrenza, facilità d’uso e brevetti in scadenza. Da non trascurare anche il settore di fascia alta, con piccole cifre ma grossi guadagni
30 Giu 2014
Nel primo trimestre dell’anno, Canalys ha registrato 26.800 stampanti 3D vendute a livello mondiale. Un primo elemento da sottolineare è la tendenza verso un punto di equilibrio tra le aziende, ancora la maggior parte del mercato, e i singoli utenti finali, saliti però dal 43% della fine 2013 al 46%, soprattutto grazie proprio al forte calo dei prezzi e al rilascio di modelli poco ingombranti e facili da usare.
Per quanto riguarda il mondo professionale, l’attenzione alle potenzialità resta elevata. Canalys rileva grande interesse a sperimentare portata e potenzialità delle nuove periferiche, soprattutto in ambito di design, prototipazione e personalizzazione. Il settore è previsto in ulteriore crescita, anche se le prospettive più interessanti arrivano ormai dal mondo consumer. I primi appassionati impazienti di cimentarsi sono infatti giudicati pronti a investire, grazie anche al fatto di andare a catturare l’attenzione di un settore promettente come l’hobbystica.
Il 67% delle stampanti 3D consegnate nel primo trimestre 2014 aveva un prezzo di listino al di sotto dei diecimila dollari. Di fatto però, una buona parte di loro sono modelli base appena arrivati sul mercato, al di sotto dei mille dollari, mentre grazie ai progetti di crownfunding è possibile ridurre ulteriormente il punto di ingresso fino ai 500 dollari. Una tendenza al ribasso destinata a proseguire ancora, per effetto della maggiore concorrenza, della crescita nel numero di modelli e dalla scadenza di alcuni brevetti. Particolarmente interessante si prospetta la sfida tra le startup e i produttori invece più consolidati, a partire da Stratasys, detentrice del marchio MakerBot, al momento uno dei più noti. Tra gli altri, anche Autodesk si sta muovendo rapidamente, con la messa a punto di un proprio modello di stampante, abbinato al software open source Spark. Secondo le previsioni, questa situazione porterà nel giro di dieci anni a considerare le stampanti 3D come strumenti abituali nelle abitazioni di molte persone, ed è proprio questa la direzione presa dal mercato.
Tutto questo non deve però far dimenticare l’importanza anche del settore aziendale di fascia alta, dove le quantità nelle consegne sono decisamente inferiori, ma i prezzi ben diversi. La media del singolo prodotto è infatti intorno ai centomila dollari, per una quota di mercato dell’1%. Poco, all’apparenza ma tutt’altro che trascurabile se si considera come i modelli più sofisticati possano arrivare fino al milione di dollari e oltre, con ampi margini di guadagno. Un settore anche questo che Canalys vede in crescita nel prossimo futuro almeno per qualche anno.