Social network
Perché Facebook ha cominciato a tracciare anche i non iscritti
La compagnia installerà cookie sui browser delle persone per capire come offrire il tipo di pubblicità migliore per i propri interessi
03 Giu 2016
Il lupo perde il pelo…
La voglia di tenere traccia dei non utenti non sembra essere calata dopo che, un anno fa, le autorità belghe avevano accusato Facebook di violare la privacy nell’Unione Europea, proprio in merito ad un tracking indiscriminato. La differenza è che in quell’occasione il network ammise di non aver attivato politiche di monitoraggio, affermando come l’accaduto dipendesse in gran parte da un bug nel sistema, una sorta di spionaggio involontario, che consentiva di raccogliere informazioni dei non utenti attraverso cookie installati automaticamente nel browser, senza alcuna notifica per le persone. Questa volta invece la mossa sembra più che intenzionale. “Promettiamo di restituire a tutti un’esperienza rispettosa e per nulla invadente”, ha detto Andrew Bosworth, VP di Facebook Ads and Business Platform. Nella pratica, Facebook installerà nei diversi browser dei cookie che, assieme ai social plugin e ai pulsanti Like, monitoreranno le attività dei navigatori, sia iscritti che non. Così, anche chi non usa Facebook, potrà regalare i dati basilari della propria cronologia al colosso, che li userà per mostrare inserizioni più vicine ai propri interessi all’interno dei siti aderenti ai programmi di marketing di Menlo Park.