Ranking europeo
Agenda digitale e banda larga: cos’è che non va in Italia
L’ultimo rapporto del Digital Economy and Society Index ci pone al 25esimo posto (in media) sui 29 paesi appartenenti all’Unione Europea. Ma siamo in crescita: +19% sugli interventi dal 2013
Pubblicato il 15 Nov 2016
Ricomincio da tre
Il dato più interessante, in prospettiva futura, è infatti quello della crescita negli ultimi tre anni presi in considerazione: 2013, 2014 e 2015. Qui il nostro paese si fa ben valere con un +19,7% in merito alla realizzazione di infrastrutture e progetti per il digitale. Il nuovo piano triennale, partito con il governo attuale, dovrebbe dunque dare maggior linfa alla situazione nostrana, critica quando si parla di banda larga. E’ meno della metà la copertura con rete di almeno 30 Mbps sul territorio nazionale, con le regioni migliori rappresentate da quelle del Sud Italia, grazie agli incentivi promossi proprio dai fondi europei. Lombardia e Lazio però sono già oltre, con il 20% delle case raggiunte dai 100 Mbps. Le richieste dell’Unione Europea sono però altre: entro il 2020 l’organo continentale ha previsto che la totalità dei cittaini UE possano accedere a internet in alta velocità, un traguardo possibile ma bisogna accelerare.