Sicurezza ICT

D’Ottavio entra in Panda Security e prepara il canale al mercato Enterprise

Il nuovo Country Manager punta alle grandi aziende con una piattaforma di validazione delle applicazioni per alzare il livello di protezione. E prepara un canale di partner ad alto valore

Pubblicato il 14 Nov 2019

Loris Frezzato

sicurezza monitorata

Il mercato della sicurezza informatica certo non è statico. Lo si ripete spesso, ma veramente i cambiamenti in questo settore viaggiano a grande velocità, di pari passo con l’evoluzione degli attacchi, cercando, sempre, di avere quel minimo di vantaggio sui tempi rispetto all’industria del cybercrime. Una corsa che è da anni che è in atto, e a cui Nicola D’Ottavio, nella sua lunga esperienza all’interno di aziende dell’IT Security, tra cui Trend Micro, Sophos, Symantec, ha partecipato e oggi, con gambe allenate, prosegue con la recente nomina a Country Manager Italia e Svizzera di Panda Security.

Nicola D'Ottavio_Panda Security partner
Nicola D’Ottavio country manager per l’Italia e Svizzera di Panda Security

Panda Security e i partner: una corsa contro l’industria del cybercrime

La trasformazione della security è iniziata anni fa, anche se inizialmente con un passo lento, quando ancora la sicurezza era relativamente semplice da gestire. Si trattava prevalentemente di un gioco di forza tra hacker e risposte tecnologiche. «Niente a che vedere con quanto accade oggi – dichiara D’Ottavio -, dove il motore che muove il cybercrime è unicamente il denaro, trasformandolo in una vera e propria industria, in grado di investire in tecnologie e risorse per ottenere un guadagno, in termini di denaro, dati, informazioni».

(Vedi l’approfondimento sulla Security IT: cos’è e a cosa serve)

Per questo motivo oggi la risposta deve essere estesa e integrata, non si può più pensare di gestire un singolo aspetto. Ormai la sola protezione dell’end point non basta più. La security deve essere più consapevole e mettere insieme una serie di strumenti che aiutino le aziende a capire se e come sono protette, da qualsiasi angolazione vedano la loro struttura.

Il nuovo passo di Panda Security, che spinge i partner verso il cloud

«In Panda Security ho trovato un’azienda che ha avuto il coraggio di cambiare il proprio portfolio in questa direzione, togliendosi i panni del security vendor come era concepito anni fa per optare verso il cloud, intravvedendone a suo tempo le potenzialità, andando a sviluppare nel cloud le proprie soluzioni di sicurezza per rafforzare, da lì, le difese dell’end point, sotto ogni punto di vista. Un’azienda che ha voluto investire nel futuro e che vuole essere riconosciuta come protagonista di questo cambio di approccio» afferma il neo Country Manager.

La validazione delle applicazioni che distingue il goodware dal malware

Un approccio che prevede la classificazione dei goodware, identificando di conseguenza i malware e su questi il vendor procede attivando l’Intelligenza Artificiale. In questo modo diventa chiaro quello che fanno le applicazioni considerate buone e consente di porre l’attenzione su tutto quello che risulta sospetto.

Questo approccio non è effettua solo una classifica delle applicazioni standard, ma anche di quelle sviluppate in locale, certificandole in sede di sviluppo. Potendo così diminuire i log che vengono inviati al Siem per concentrarsi su ciò che davvero può rappresentare un pericolo per l’azienda. Le soluzioni Panda Security possono quindi aumentare il grado di protezione dell’azienda, arrivando addirittura a potersi sovrapporre alle soluzioni di protezione già presenti in azienda per renderle più efficaci.

Partner Panda Security a valore per seguire le aziende Enterprise

Un nuovo approccio che sta consentendo a Panda Security una scalata anche verso il mercato Enterprise. Per questo il vendor è impegnato nella creazione di un canale adatto e altamente specializzato, da affiancare all’esistente rete di partner tradizionalmente orientata alle piccole e medie imprese.

Quindi l’appello va a quei system integrator che hanno capacità di proporre servizi gestiti, o a chi ha un SOC ed è in grado di rispondere a richieste di alto livello. Nuovi partner che devono aiutarci a presentare al mercato una Panda Security molto diversa da quella a cui erano abituati.

(Qui l’articolo in cui si descrive la strategia
di Panda Security verso l’Enterprise
)

Subscription e servizi, gestione flessibile delle licenze

Le licenze sono attivabili come subscription, fruibili in modalità Virtual Pool, rendendo il partner in grado di utilizzare pienamente le licenze per il periodo di tempo per cui le ha acquisite, ma lasciandogli la flessibilità di utilizzo, modulabile, tra i vari clienti che segue. Praticamente senza sprecare neanche un giorno delle licenze sottoscritte.

(forse ti interessa anche l’articolo sul nuovo
Partner
program di Panda Security)

A oggi i partner certificati si distinguono in una ventina di Managed Partner che sono certificati e che hanno con Panda Security attività regolari e generano un fatturato costante. A questi si aggiungono una settantina di Unmanaged Partner, meno costanti e che quindi vanno affiancati nella loro crescita. Si tratta di partner che sono specializzati solamente in alcune delle soluzioni Panda. Altri ancora, poi, sono i partner che hanno un’attività discontinua. Per un totale di 350 partner in Italia.

L’obiettivo per il 2021 è andare a ingaggiare una trentina di grandi aziende, e di andarci con altrettanti partner a valore che abbiamo affiancato e fatto crescere in competenze proprio per essere i fornitori più adatti per l’Enterprise.

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