Acquisizioni

Ricoh Italia compra Mauden: cambia il panorama dei system integrator italiani

Ricoh Italia acquisisce le attività di Mauden, system integrator attivo da oltre 30 sulla scena nazionale e specializzato in ambito infrastrutturale, Data Center, servizi cognitivi, Business Intelligence. Una operazione giocata nel segno della complementarietà e delle sinergie

Pubblicato il 29 Ott 2019

Maria Teresa Della Mura

Oriani, Ricoh - Viglione, Mauden

È un accordo importante quello annunciato in queste ore tra Ricoh Italia e uno dei system integrator storici del sistema IT del nostro Paese: Mauden.

Ricoh Italia, che nel nostro Paese opera come fornitore di soluzioni IT e player nell’ambito Office Printing, ha infatti acquisito le attività del system integrator che, con 22 anni di presenza sul territorio nazionale, si caratterizza per una offerta specializzata nelle aree Data Center, Infrastrutture IT, Intelligenza Artificiale e Business Intelligence e per partnership con player di primo livello nell’ambito infrastrutturale, come IBM, vmware, Lenovo, Hitachi, Veeam, solo per citarne alcuni.

Ricoh Italia + Mauden: una realtà da quasi 400 milioni di euro

Per Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia e in virtù di questa operazione neo-presidente di Mauden, l’accordo raggiunto consente a Ricoh Italia di giocare un ruolo a tutto tondo nell’ambito della Digital Transformation: “Grazie al know-how e alle conoscenze congiunte, continueremo a supportare i nostri clienti in modo ancora più efficace e a promuovere sul mercato un’innovazione ai massimi livelli che possa accompagnare le aziende verso nuovi orizzonti di produttività”.
Dall’unione delle due realtà, che manterranno separate le loro attuali operations, nascerà una realtà da quasi 400 milioni di euro: ai 341 milioni che rappresentano il giro d’affari dell’ultimo esercizio Ricoh Italia, chiuso lo scorso 31 marzo, si aggiungono infatti i 55 milioni di euro del fatturato di Mauden.

La forza delle competenze

Ma l’operazione, che dovrebbe chiudersi con la fine di questo 2019, va oltre le mere numeriche: nella compagine Ricoh Italia confluiscono infatti anche 130 risorse specializzate di Mauden, con forti competenze in ambiti particolarmente interessanti quali Data Center, Infrastrutture IT, Intelligenza Artificiale e Business Intelligence e che dunque andranno a complementare la progettualità di Ricoh in ambiti quali Collaboration, Mobile, Cloud e IoT.
Non solo.
Interessante è anche il parco clienti che Mauden porta in dote, rappresentato da realtà di rilievo sia livello nazionale sia a livello internazionale.

Sinergia e complementarietà

L’acquisizione di Mauden, che opera con due sedi a Milano e Roma, si colloca dunque nell’ambito di una strategia di sviluppo di un vendor che sempre più, come dichiara ancora Oriani, vuole “agire a livello globale, tenendo conto della specificità dei differenti Paesi”.
Anche Roberta Viglione, che mantiene il proprio ruolo di CEO di Mauden, sottolinea gli aspetti sinergici di questa operazione, sottolineando la volontà di “continuare ad essere un interlocutore di rilievo in grado di affiancare i CIO delle aziende in una trasformazione dell’IT che sia sicura e sostenibile”.

Il commento di Roberta Viglione

Raggiunta da noi telefonicamente, Roberta Viglione ha aggiunto come commento alla nota ufficiale: “Ho sempre detto che Mauden era il mio primo figlio. Ricoh Italia è un’ottima casa dove continuare a crescere. Dobbiamo avere la consapevolezza che i figli crescono e oggi credo che Ricoh Italia rappresenti un’opportunità per portare a completamento un progetto di crescita e sviluppo nel quale credo molto. Credo sia un’azienda con un grande valore e sono particolarmente contenta del fatto che si tratti di un partner industriale: questo per me rappresenta un punto importante”.

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