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La nuova frontiera del lavoro digitale: la “IT invisibile” secondo Lenovo



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Una ricerca globale di Lenovo rivela che quattro responsabili IT su cinque ritengono che i sistemi aziendali non riescano più a tenere il passo e puntano su automazione e intelligenza artificiale per rendere l’IT “invisibile”. Tra i responsabili IT intervistati, il 79% aspira a fornire un supporto fluido e proattivo, ma solo il 21% è già in grado di risolvere i problemi in modo predittivo

Pubblicato il 9 dic 2025



Lenovo IT invisibile

La prossima evoluzione della trasformazione del luogo di lavoro sarà caratterizzata da una tecnologia invisibile, capace di scomparire sullo sfondo affinché il supporto risulti automatico e senza interruzioni. Lo afferma una indagine globale di Lenovo diffusa a dicembre 2025.

Oggi la maggior parte dei dipendenti nota l’IT solo quando crea rallentamenti o blocca i processi. L’IT invisibile rappresenta l’esatto opposto: un ecosistema capace di anticipare le esigenze, prevenire i problemi prima che si manifestino e personalizzare il supporto in modo automatizzato.

Il nuovo rapporto Achieving Invisible IT, parte della serie continua Work Reborn, analizza come intelligenza artificiale e automazione stiano ridefinendo il workplace digitale e l’esperienza dei dipendenti. Tra i responsabili IT intervistati, il 79% aspira a fornire un supporto fluido e proattivo, ma solo il 21% è già in grado di risolvere i problemi in modo predittivo.


Sistemi frammentati e processi lenti ostacolano il progresso

La ricerca evidenzia un divario crescente tra obiettivi e capacità: il 49% dei decisori IT ritiene che produttività e coinvolgimento siano le priorità principali, ma soltanto il 36% è convinto che l’attuale workplace digitale supporti davvero l’engagement dei dipendenti. Inoltre l’84% afferma di non riuscire a prevedere le interruzioni prima che si verifichino, segnalando la necessità urgente di soluzioni basate su AI.

“Le organizzazioni hanno trascorso anni a modernizzare i loro ambienti digitali, ma molte restano frenate da sistemi frammentati e processi di supporto lenti e manuali”, dichiara Rakshit Ghura, Vicepresident & general manager di Lenovo Digital Workplace Solutions. Ghura aggiunge che, rendendo l’IT invisibile grazie a un supporto “predittivo, proattivo e personalizzato”, le imprese possono permettere ai dipendenti di concentrarsi su ciò che conta davvero: innovazione, collaborazione e performance.


AI e automazione come pilastri del nuovo modello

Per accelerare la transizione verso una IT invisibile, Lenovo indica nei servizi workplace basati su AI la leva principale. Un esempio è la piattaforma di soluzioni digitali dell’azienda, che sfrutta dati persona-based e insight comportamentali per personalizzare il supporto, anticipare richieste e risolvere i problemi in modo proattivo.

Secondo IDC e dati interni Lenovo, questo approccio può aumentare la soddisfazione degli utenti fino al 30%, ridurre i costi di supporto del 30% e risolvere proattivamente il 40% delle criticità.

Anche i modelli di abbonamento flessibile per i dispositivi contribuiscono a ridurre la complessità. Il programma TruScale Device as a Service può dimezzare i tempi di deployment e abbattere i costi IT legati ai device.

Un caso concreto è quello del Coventry University Group, che ha adottato TruScale DaaS per sostituire un’infrastruttura obsoleta, eliminare circa 223 tonnellate di CO₂ e ridurre di 40 ore settimanali il lavoro IT dedicato alla gestione dei dispositivi.


La visione degli esperti

Secondo Rob Brothers, VP of Services di IDC, “la strategia di servizi di Lenovo mira a cogliere la prossima evoluzione del digital workplace”. Le organizzazioni che investiranno in una gestione del ciclo di vita IT proattiva e potenziata dall’AI guideranno l’evoluzione verso ambienti di lavoro più produttivi, resilienti e centrati sulle persone.


Lato umano: l’AI non sostituisce, potenzia

Contrariamente ai timori più diffusi, l’AI non sostituisce le competenze umane ma le amplifica. Il 39% dei responsabili IT prevede che il supporto automatizzato permetterà ai team tecnici di concentrarsi su attività di maggior valore, come il miglioramento dell’esperienza degli utenti. Solo il 12% teme una riduzione del personale.

“Invisible IT significa IT più intelligente”, sottolinea Ghura. “Automatizzando il supporto di routine e anticipando le esigenze, i team IT possono passare dalla manutenzione reattiva alla creazione proattiva di valore”.


Superare gli ostacoli: tre mosse per abilitare l’IT invisibile

Nonostante l’entusiasmo verso l’AI, permangono barriere strutturali: sistemi complessi (51%), vincoli di budget (47%) e competenze limitate in materia di AI (43%). Lenovo suggerisce tre direttrici per superarle:

  • unificare e semplificare gli ecosistemi IT
  • potenziare le competenze interne per sfruttare al massimo l’AI
  • collaborare con partner esperti per implementare supporto predittivo e personalizzato in modo sicuro e scalabile

Verso un futuro di lavoro fluido e senza attriti

Le organizzazioni che riusciranno a rendere l’IT invisibile potranno ridurre gli attriti digitali, aumentare l’engagement e liberare tempo prezioso per attività a più alto valore aggiunto.

Lenovo invita le imprese a esplorare il rapporto completo Work Reborn Report 4: Achieving Invisible IT per scoprire i passi necessari a costruire un workplace davvero senza frizioni.


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