IFA 2017

IFA 2017: il meglio e il peggio della fiera di Berlino

Quasi mezzo milione di visitatori per un appuntamento che attrae ancora appassionati ed esperti del settore. Ecco le cose da ricordare e quelle che ci sono mancate

Pubblicato il 05 Set 2017

Paolo Longo

RundschauDuisburg/Flickr

Come ogni fiera che si rispetti, anche l’IFA di Berlino ha vissuto varie fasi, durante le quali a boom di visite hanno fatto seguito annate meno caotiche e prive del prodotto principe che tutti vogliono vedere. Le ultime edizioni corrono tutte su una falsariga del genere, non solo per il cambio di strategia delle big dell’hi-tech, che hanno deciso di non concentrare a Berlino la presentazione delle loro novità ma di dedicare un momento separato in giro per l’Europa (e il mondo) durante i 12 mesi, ma anche a causa dell’allargamento dei settori nei quali ricade oggi il termine tecnologia, presente oramai ovunque. Cosa abbiamo visto di buono a IFA 2017 e cosa invece è mancato? Ecco le nostre impressioni.

Il meglio di IFA 2017: Samsung

Quando non ha un prodotto o un servizio che attiri l’interesse delle persone non ti resta che agire così, costruendo il padiglione più bello e innovativo della fiera. Ad accogliere i visitatori uno schermo lungo quanto l’intera struttura, che mostra le varie declinazioni della normalità alle quali la compagnia coreana vuole abituarci. Non ci sorprenderebbe la decisione di aprire un parco divertimenti Samsung a breve vista la miriade di opzioni che la casa avrebbe a disposizione, tra visori di realtà virtuale, frigoriferi che si connettono alla rete (il FamilyHub) e lavatrici gestite dallo smartphone. Benvenuti in Samsungland.

IFA 2017 – Piccoli ma presenti

Non tutti (quasi nessuno) poteva permettersi uno spazio gigante come quello di Samsung. Gli altri, per attrarre, hanno dovuto puntare tutto sull’innovazione dei loro prodotti, concreta e tangibile. Questo è il caso di Netgear, che ha rinnovato il parco router con la serie Orbi, dedicata sia all’utente singolo che alle piccole e medie imprese. Grazie a un design particolare, il punto di connessione diventa qualcosa da mostrare agli altri, quasi un profumatore d’aria o una scultura, tanto bella quanto utile. Più o meno quello che ha fatto AVM con gli ultimi Fritz!Box 6890 e e TP-Link con Deco M5.

IFA 2017

IFA 2017 – Mobilità urbana 2.0

Da segnalare lo sbarco di Nilox nel mondo delle bici elettriche con DOC e-bike X1, X2 e X3, ognuna indirizzata a un pubblico diverso: dalle donne all’uomo, per finire agli appassionati di uscite off-road con la comodità di una pedalata assistita. In generale è evidente l’attenzione al risparmio energetico verso un’intesa maggiore delle smart city come luogo urbano da vivere e sfruttare anche per ricaricare mezzi personali a due e quattro ruote, evitando di appesantire il già critico clima che ci governa.

IFA 2017 – Cosa non va: robot

Le edizioni passate ci avevano abituato bene, è vero, ma quest’anno è mancato quel pizzico di robotica in più che ci si aspettava da Berlino. Pochi automi, solo qualche drone e in generale la sensazione che oggetti del genere siano diventati più accessori per appassionati e nerd che dispositivi davvero utili. Si registra qualche declinazione smart di elettrodomestici e aiutanti in cucina, come l’umanoide di Aroma, e UAV di piccolo taglio per l’intrattenimento personale. Niente di più.

IFA 2017 – Wearable e domotica: dove siete?

Due trend in calo o comunque non in rialzo, per motivi diversi. I wearable non sono più quell’oggetto del desiderio che deve agganciare pubblici eterogenei. Lo hanno capito le grandi aziende e lo hanno capito gli utenti. Non a caso, i prodotti che vanno per la maggiore, in un settore comunque molto piccolo dell’hi-tech di consumo, sono quelli dedicati a usi particolari, in primis il fitness. Cercare di realizzare un device tout-court non è più plausibile.

IFA 2017 – IoT: basta così

Tutti, ma proprio tutti, hanno le orecchie piene dei termini IoT Domotica. In cosa si sono tradotti entrambi negli anni? L’Internet delle Cose è di per sé un ossimoro: internet non è entrato nelle cose ma sono le “cose” che hanno raggiunto internet, tramite sensori e capacità di ricevere e inviare informazioni. Il contenitore IoT non esiste più, almeno per il cluster consumer, data la segmentazione per aree e scaffali già in atto. Non parliamo più di un ambiente IoT, esistono ambiente intelligenti, dotati di apparecchi che si riferiscono a famiglie differenti.

IFA 2017 – Speaker assenti o quasi

La domotica non è propriamente un fail, non se la si considera in maniera più limitata. Anche a IFA 2017 il grosso si è concentrato su videocamere a uso di sorveglianza privata e professionale. Solo un paio di speaker con Alexa, Google Assistant e Cortana, in un contesto che dovrebbe esplodere con l’arrivo dell’HomePod di Apple. Negli USA Amazon Echo spopola ma a quanto pare in Europa abbiamo le orecchie piene di soluzioni tecnologiche che non fanno altro che suggerirci azioni e task da portare a termine, senza aver mai chiesto nulla.

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