«È in atto un profondo processo di trasformazione dell’economia: un cambiamento inarrestabile che non risparmierà nessun settore. Risulta evidente che bisogna creare le condizioni necessarie allo sviluppo e alla crescita di questa new economy. Servono infrastrutture adeguate. Serve connettività ultrabroadband. E serve subito» così ha sottolineato Roberto Loiola, presidente e amministratore delegato di Alcatel-Lucent Italia e responsabile della Regione South and Central Europe dell’azienda. Il dirigente ha evidenziato i temi che il nostro Paese deve necessariamente affrontare se vuole rimanere competitivo sulla scena del mercato. Il Digital Economy and Society Index 2015 mostra come l’Unione Europea e i singoli Stati membri stiano progredendo verso un’economia e una società digitale anche se, ogni Stato membro, sta avanzando a velocità diverse. Per quanto riguarda l’Italia, per esempio, la diffusione di infrastrutture a banda larga risulta essere penultima in Europa come anche nell’uso di Internet (come fanalino di coda si trova solo la Croazia). È evidente, quindi, che non si può pensare di rimanere competitivi con questi risultati; il Governo secondo Loiola sta compiendo azioni che dovrebbero andare nella direzione giusta, ma serve capire che ci sono anche evoluzioni da considerarsi inarrestabili, perché la direzione verso la quale si viaggia è del tutto nuova e l’Italia non può permettersi di restare indietro.
«Come rilevato dalla letteratura sulla Big Bang Disruption – ha proseguito Loiola – si stanno verificando profondi cambiamenti in molti comparti dell’economia a causa dell’effetto combinato di dispositivi mobili, app, cloud computing e broadband: le tecnologie hanno già mutato i mercati, i modelli di business, i servizi e i prodotti. La velocità è la conditio sine qua non. È la discriminante che permette di rimanere sul mercato. Ed eccellere. Sono necessari rapidi cambiamenti di rotta e adattamenti dei modelli di business. È la trasformazione digitale».