Strategie

Lutech conferma la sua strategia di crescita: in arrivo una nuova stagione di acquisizioni

Il gruppo ha inaugurato i suoi nuovi headquarter di Cinisello Balsamo. L’obiettivo è di arrivare entro i prossimi 4-5 anni a un fatturato di circa un miliardo di euro

Pubblicato il 01 Ott 2021

Gianluigi Torchiani

lutech

Un nuovo Headquarter per il Gruppo Lutech, che segna anche un nuovo inizio per il gruppo, dopo un anno e mezzo di lavoro da remoto e la recente acquisizione avvenuta da parte del fondo Apax. La sede centrale è stata infatti recentemente inaugurata a Cinisello Balsamo (Milano) ed è sviluppata su 5 piani per una superficie complessiva di 12mila metri quadri. La struttura è stata concepita con l’obiettivo di realizzare un ambiente ideale per l’hybrid working: il polo di Cinisello Balsamo offre un migliaio di postazioni disponibili a turno per dipendenti e collaboratori, a cui si aggiungono numerosi spazi condivisi distribuiti sul 30% della superficie totale. Sono poi state progettate 50 aree per incontri e riunioni, attrezzate con le tecnologie Cisco. Tutti gli spazi di condivisione sono posizionati nelle aree centrali dei singoli piani, proprio per favorire la convergenza, e quindi la collaborazione, tra le risorse provenienti dalle varie practice aziendali. Il progetto prevede poi una attenzione alla sostenibilità ambientale, grazie all’utilizzo di legno, isolanti e vernici green, oltre all’inserimento di più di 1.100 piante posizionate negli ambienti, che concorrono alla compensazione delle emissioni di CO2 prodotte.

Il recente cambio di proprietà

L’inaugurazione è stata l’occasione per il Ceo di Lutech, Tullio Pirovano, di fare il punto sulle prospettive del gruppo nel post pandemia: “Il nuovo Headquarter rappresenta un modello ibrido dove si può trovare il giusto equilibrio tra vita privata e produttività. Un modello dove non è tutto smart working ma neanche non tutto old style, così da creare un ponte tra il prima e il dopo pandemia. L’apertura della nostra nuova sede si sincronizza con una serie di fatti per il nostro gruppo: il rientro al lavoro del personale, ma anche il cambiamento di azionista di riferimento”. Dallo scorso giugno, infatti, One Equity partner, il fondo che aveva supportato la crescita di Lutech negli ultimi anni (cresciuta da 170 a 450 milioni di euro di fatturato), ha ceduto le sue quote ad Apax, uno dei principali soggetti di private equity attivi nel mondo IT a livello globale.

Un contesto favorevole

Un’acquisizione che, secondo Pirovano, potrà fornire un’ulteriore spinta a Lutech, che può beneficiare anche di un contesto di mercato favorevole: “Possiamo contare su un clima a livello di sistema paese che è cambiato, con una crescita del Pil che viaggia intorno al +6%, ovvero tassi mai osservati di recente. Anche il mercato dell’IT è in salute e sta crescendo, con uno sviluppo che continuerà anche nei prossimi anni, con tassi del +4-5%. Ci sono poi gli investimenti del PNNR, che andranno a portare investimenti in due aree in cui siamo ben attrezzati: digitalizzazione della PA e Industry 4.0. Lutech è ben posizionata per cogliere queste opportunità, potendo contare già oggi su circa 3.000 clienti e un team di 2600 persone estremamente qualificato, capace di portare le migliori soluzioni di digitalizzazione a beneficio dei nostri clienti”.

Continua la politica di acquisizioni

Grazie a queste condizioni Lutech è pronta ad affrontare nei prossimi anni un piano che prevede una crescita importante, sia organica che attraverso linee esterne, che dovrebbe portarla entro i prossimi 4-5 anni a sfiorare il miliardo di euro di fatturato. “ L’Italia può vantare molte aziende di eccellenza in ambito IT, ma il nostro mercato è molto frammentato. Soprattutto per le esigenze dei clienti più grandi che cercano sempre più spesso imprese partner che siano in grado di supportarli a 360 gradi. Grazie al supporto della precedente proprietà abbiamo rilevato 15 realtà, che sono state tutte perfettamente integrate nel nostro gruppo. Si tratta di una strada che vogliamo continuare a percorrere, con progetti rispettosi dell’identità. Le aziende che acquisiremo, infatti, dovranno innanzitutto condividere il nostro progetto”.

Spazio all’internazionalizzazione

Più nel dettaglio, la politica di acquisizioni di Lutech prevede due diverse linee: la prima è quella di rilevare aziende di ridotta dimensione ma con una forte specializzazione in aree di mercato importanti, come dati e analytics, machine learning e AI, oppure nella digitalizzazione del manufacturing (progettazione, realtà virtuale, erp), ma anche realtà che abbiano competenze forti su vendor leader di mercato. In questo modo Lutech punta a rafforzarsi sul mondo dei financial services, nonché in ambiti come maufacturing, Telco e media, energy, fashion & retail. Pirovano non esclude però la ricerca di acquisizioni di operatori di taglie più grandi, dell’ordine di decine di milioni di fatturato. Senza dimenticare l’espansione internazionale, che è già parzialmente partita con alcuni progetti avviati in Olanda e Germania. L’obiettivo in questo caso non è tanto quello di diventare uno dei tanti system integrator di questi mercati, quanto piuttosto giocare una partita su alcuni specifici verticali, dove Lutech può vantare una competenza distintiva.

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