Le cinque certificazioni giuste per i professionisti del cloud



Nel mercato i professionisti in grado di padroneggiare la nuvola sono sempre più richiesti. Le cinque certificazioni migliori a partire da un’analisi Firebrand

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 28 Giu 2017


Il cloud ormai non è più soltanto una tecnologia sperimentale, su cui hanno scommesso pochi early adopter. Ormai stiamo parlando di una rivoluzione che sta trasformando il modo di lavorare di grandi, medie e piccole imprese, con tassi di crescita di anno in anno più elevati. L’affermazione della nuvola porta sicuramente tanti incassi ai big del settore ma non solo: per implementare il cloud all’interno delle specifiche realtà aziendali è infatti necessario avvalersi di un numero crescente di professionisti IT competenti in ambito infrastrutturale ma non solo. Che al momento sono sottodimensionati rispetto alle esigenze del mercato: un recente report (Microsoft Cloud Skills Report) ha evidenziato come il 40% delle aziende lamenti una carenza di queste figure professionali. D’altro canto questo significa che, a fronte di un’elevata domanda, anche le richieste salariali possono essere di un certo tipo. Naturalmente queste competenze non possono essere certo improvvisate ma, al contrario, vanno acquisite in maniera strutturata. La strada maestra, come sempre capita per l’IT, è naturalmente quella di possedere le necessarie certificazioni anche nel cloud. Il sito specializzato Cloud Computing Intelligence, sulla base dei dati forniti da Firebrand, ha identificato le cinque più importanti certificazioni in ambito cloud computing per il 2017.

Certified Cloud Security Professional

Tra le certificazioni cloud quella probabilmente più conosciuta è la Certified Cloud Security Professional (CCSP), che è supportata da due dei principali organismi no profit impegnati sul fronte della sicurezza delle informazioni cloud: Cloud Security Alliance (CSA) e ISC2. In buona sostanza questo standard dimostra la conoscenza approfondita delle modalità di funzionamento delle applicazioni cloud, delle piattaforme e la capacità di assicurare sicurezza all’infrastruttura dati. Quest’ultimo punto è particolarmente delicato e importante perché, affidando i propri dati a una piattaforma esterna, i clienti finali esigono la massima protezione possibile. In vista dell’arrivo del GDPR nell’aprile del 2018 questa certificazione porrà ancora più l’accento sulla conformità, i processi di audit e le questioni relative alla privacy. Una certificazione che interessa da vicino chi si occupa quotidianamente di sicurezza (Security Consultant, Security Manager, Security Auditor, Security Architect, Security Analyst, Security Systems Engineer) ma non solo (IT Director/Manager, Chief Information Security Officer, Director of Security, Network Architect).

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CompTIA Cloud +

La seconda certificazione consigliata è invece CompTIA Cloud +, che non va confusa con Cloud Essentials, che si rivolge ai professionisti non IT. Decisamente più robusta e orientata al personale tecnico è invece Cloud+, che si propone di formare queste figure professionali su concetti e modelli cloud, virtualizzazione, infrastruttura, gestione della rete, sicurezza, gestione dei sistemi e business continuity, dimostrando la capacità di implementare e mantenere le tecnologie basate sulla nuvola. Le altre tre certificazioni sono invece legate ad altrettanti vendor che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con la nuvola.

Cisco CCNA Cloud

Tra le diverse certificazioni cloud, nell’ambiente IT è considerata piuttosto difficile da ottenere la Cisco CCNA Cloud (che prevede il superamento di due distinti esami), ma considerata la predominanza del vendor nel campo delle apparecchiature di rete si potrebbe rivelare un investimento utile per quei professionisti che puntano a lavorare nel cloud. In particolare si rivolge a tecnici, amministratori di rete e responsabili dell’implementazione di reti di medie/grandi dimensioni.

Microsoft MCSE: Cloud Platform and infrastructure

In quarta piazza c’è la Microsoft MCSE: Cloud Platform and Infrastructure: questa certificazione attesta che il candidato ha le competenze necessarie per eseguire un data center moderno e altamente efficiente, ha esperienza in tecnologie cloud, gestione delle identità, gestione dei sistemi, virtualizzazione, archiviazione e rete. amministratore cloud, progettista cloud, specialista del supporto tecnico e analista della sicurezza delle informazioni. Prima di ottenere l’MCSE i candidati devono aver prima conseguito almeno delle seguenti certificazioni MCSA: Windows Server (versioni 2012 o 2016), Cloud Platform e Linux su Azure.

AWS Certified Solutions Architect-Associate

Non poteva mancare, infine, una certificazione che interessa quello che è, senza ombra di dubbio, il maggiore player del mondo cloud, vale a dire AWS, con i suoi dodici miliardi di dollari di fatturato macinati nel 2012. In questo caso lo standard giusto è l’AWS Certified Solutions Architect – Associate, che è rivolto a persone con esperienza nella progettazione di applicazioni e sistemi distribuiti sulla piattaforma AWS. Non a caso, ottenendola si impara a progettare i sistemi AWS, nonché a spostare le applicazioni locali esistenti su questa piattaforma.

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