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Cattani (AD Esprinet): la trasformazione digitale passa da innovazione e sostenibilità



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L’amministratore delegato di Esprinet illustra la strategia del Gruppo: un modello che unisce trasformazione digitale, innovazione tecnologica e sostenibilità. Tra controllo del capitale, crescita delle divisioni a valore e sviluppo di soluzioni green, l’azienda punta a un equilibrio tra efficienza e nuove opportunità industriali

Pubblicato il 4 nov 2025



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Alessandro Cattani, Ad di Esprinet

Nel mercato tecnologico europeo, dove la crescita è sempre più legata alla capacità di unire innovazione digitale e sostenibilità, Esprinet si conferma un caso pertinente. Dalla voce del suo amministratore delegato, Alessandro Cattani, emerge una visione che intreccia efficienza operativa, convergenza green e trasformazione digitale come pilastri di una strategia industriale di lungo periodo. Durante un’intervista rilasciata in occasione della Euronext STAR Conference 2025, Cattani ha illustrato i risultati del 2024 e le prospettive per il nuovo anno, delineando il modello di business che guida la crescita del gruppo nel Sud Europa.

Le performance del 2024 e la gestione del capitale

Il 2024 si è chiuso per Esprinet con ricavi in aumento del 4% e un EBITDA adjusted in crescita dell’8%. Cattani ha evidenziato come la società abbia registrato risultati positivi in tutte le principali aree di attività, superando la media di crescita del mercato. L’amministratore delegato ha attribuito questi numeri alla capacità di mantenere stabile la marginalità e di contenere i costi operativi, un equilibrio che ha consentito di migliorare la redditività.

La società, attiva nella distribuzione di prodotti tecnologici in Italia e nel Sud Europa, ha quindi puntato su un controllo rigoroso del capitale investito come leva per sostenere la crescita. L’approccio, spiegato da Cattani, mira a preservare la solidità finanziaria in un mercato che rimane soggetto a cicli rapidi di domanda e offerta, soprattutto nei segmenti dell’elettronica di consumo e dell’ICT professionale.

Un modello fondato sulla diversificazione

Cattani ha ricostruito l’evoluzione del gruppo attraverso tre fasi principali, corrispondenti ad altrettante divisioni. La prima, Esprinet, resta legata alla distribuzione di PC, stampanti ed elettronica di consumo, la seconda, V-Valley, nata nel 2011, opera invece nel campo delle tecnologie a valore aggiunto, con soluzioni destinate ai data center, al cloud, alla cybersecurity e al software.

Nel 2024 è stata introdotta la terza divisione, Zeliatec, dedicata alla convergenza tra digitale e sostenibilità ambientale, con un focus su soluzioni per la produzione di energia da fonte solare. Secondo i dati condivisi da Cattani, V-Valley e Zeliatec rappresentano oggi circa il 60% dell’EBITDA del gruppo, un indicatore che mostra come le aree più innovative abbiano assunto un peso crescente nella struttura economica complessiva.

L’obiettivo dichiarato è di mantenere il contributo del business tradizionale, caratterizzato da margini contenuti ma stabili, affiancandolo a divisioni con maggiore potenziale di crescita e redditività. Questo modello punta a bilanciare continuità e trasformazione, evitando una dipendenza eccessiva dai segmenti storici della distribuzione di prodotto.

Zeliatec e la connessione tra green economy e business tecnologico

Il debutto di Zeliatec ha rappresentato per Esprinet un’estensione del proprio perimetro industriale verso il settore energetico. Nel primo anno di attività, la divisione ha generato 160 milioni di euro di ricavi, equivalenti al 4% del fatturato totale, con un’incidenza dell’8% sull’EBITDA.

Cattani ha descritto la nascita di Zeliatec come parte di un percorso volto a «coniugare l’attenzione verso l’ambiente con lo sviluppo di una linea di business che fornisce soluzioni per il miglioramento dell’ambiente nel suo complesso». La strategia si inserisce in una tendenza più ampia che vede la trasformazione digitale e la transizione energetica intersecarsi sempre più spesso, sia sul piano tecnologico sia su quello della pianificazione industriale.

L’approccio di Esprinet evidenzia come la sostenibilità possa essere considerata un fattore economico oltre che ambientale, in grado di incidere sui margini e di creare nuove opportunità nei settori emergenti delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.

La sostenibilità come dimensione organizzativa

Accanto ai dati economici, Cattani ha posto l’accento sull’aspetto organizzativo, sottolineando l’importanza della sostenibilità anche nella gestione aziendale interna. L’azienda è risultata al sesto posto nella classifica Great Place to Work Italia 2025 tra le realtà con oltre 1000 dipendenti, riconoscimento che l’amministratore delegato interpreta come segnale di attenzione al clima aziendale e all’efficienza nei consumi energetici.

Le dichiarazioni evidenziano come il tema della sostenibilità venga affrontato non solo come elemento reputazionale, ma come parte integrante della competitività aziendale. La riduzione dei consumi e il miglioramento dei processi interni vengono considerati strumenti per rendere più solido il modello di business nel medio periodo.

Questo orientamento si colloca nel solco di una più ampia riflessione sulle imprese tecnologiche europee, sempre più chiamate a conciliare obiettivi economici, impatti ambientali e qualità delle condizioni di lavoro.

Le prospettive per il 2025: rinnovo tecnologico e rischio cyber

Le previsioni per il 2025, secondo Cattani, restano positive sia per il comparto consumer sia per quello professionale. Il dirigente ha indicato due fattori principali di spinta: il rinnovo del parco PC dopo il ciclo del 2020-2021 e la ripresa dei consumi di elettronica, in ripresa dopo un biennio difficile.

Sul fronte business-to-business, l’attenzione è rivolta alla crescita delle soluzioni a valore, in particolare software, cloud e infrastrutture, dove gli investimenti pubblici e privati nella digitalizzazione dei processi generano nuova domanda. La diffusione dell’intelligenza artificiale viene considerata un ulteriore fattore di sviluppo, ma anche un ambito che aumenta l’esposizione a minacce informatiche. «Tutto questo trascina grandi rischi sul fronte della cybersecurity», osserva Cattani, sottolineando come la sicurezza informatica resti uno dei principali driver di investimento nel settore ICT.

La lettura prospettica offerta da Cattani non riguarda solo l’andamento del gruppo, ma anche le dinamiche di un mercato in fase di ristrutturazione, dove l’obsolescenza dei dispositivi, l’evoluzione normativa e la pressione sui margini impongono modelli di business più flessibili e tecnologicamente integrati.

Un percorso di adattamento lungo la trasformazione digitale

Dalle parole dell’amministratore delegato emerge una strategia centrata sulla trasformazione digitale come strumento di adattamento industriale. L’integrazione tra distribuzione tradizionale, servizi ad alto valore e iniziative legate alla sostenibilità delinea un percorso di evoluzione che riflette le sfide comuni a molte imprese tecnologiche europee.

Il posizionamento di Esprinet, costruito sulla diversificazione e sulla ricerca di efficienza, appare orientato a coniugare stabilità operativa e apertura a nuovi mercati. In questo senso, la traiettoria descritta da Cattani offre un esempio di come le aziende del settore possano ripensare i propri modelli in chiave sostenibile, mantenendo un equilibrio tra innovazione e continuità economica.

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