Reportage

La Rewolution di Quanture, oltre il digitale

L’azienda di consulenza IT cambia nome e ragione sociale, rafforza il management, sempre più orientato ai servizi e alla sicurezza, intensifica l’attenzione ai clienti del settore industriale e punta a un’espansione territoriale. La convention Rewolution è stata l’occasione per presentare la trasformazione del brand

Pubblicato il 20 Dic 2022

Elisabetta Bevilacqua

Fabio Dall'Aglio sul palco di Rew<

Il cambiamento fa parte del DNA di Quanture (ex Netmind). Lo sostiene Fabio Dallaglio, Direttore Commerciale dell’azienda annunciando il nuovo brand: “Cambiare significa anche scoprire e adottare via via le tecnologie di confine che consentono di fare un salto innovativo”.

Il rebranding, con la trasformazione del nome e il passaggio da Srl a Spa, rappresenta il punto di approdo di un percorso che ha comportato la rivisitazione dei processi aziendali, la messa a punto di un’offerta completa di servizi gestiti e la loro industrializzazione con l’adozione di proposte as a Service. Fondamentale per concretizzare la nuova strategia il cambiamento dell’organigramma, con l’inserimento di nuovi manager, soprattutto nella componente support and delivery.

L’apertura della nuova sede di Bologna – che si aggiunge a quella storica di Formigine (Modena) – rappresenta a sua volta “il primo di una serie di investimenti nel cuore pulsante del tessuto industriale italiano”, come precisa Dallaglio, esplicitando le ragioni del processo di rebranding. “La scelta del nuovo brand va visto in una doppia prospettiva: interna, come evoluzione dei molti elementi che componevano il gruppo Netmind sotto un’unica visione aziendale, strettamente connessa alla decisione di ampliare il team; esterna, per presentare al mercato nazionale e internazionale un’unica immagine e un unico perimetro”.

La "Rewolution" di Quanture

La &quot;Rewolution&quot; di Quanture

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Quanture, il futuro scritto nel nome

Quanture, crasi di “quantum” e “future”, esprime bene la prospettiva dell’azienda. Se il secondo termine indica la proiezione al futuro, il primo comunica la volontà di prepararsi fin da oggi a cambiamenti epocali – come la rivoluzione del quantum computing, che modificherà drasticamente i paradigmi di elaborazione a cui siamo abituati. La nuova tecnologia consentirà infatti di risolvere, in poche ore o in pochi giorni, anche problemi oggi considerati insolubili per i quali servirebbero centinaia o migliaia di anni di elaborazione tradizionale.

Il logo, infine, si ispira alla rappresentazione dei diversi stati che l’atomo di idrogeno può assumere contemporaneamente, fino a quando, per effetto dell’osservazione, collassa in uno di questi. “Come espressione di dinamismo e flessibilità estrema, il nuovo logo vuole rappresentare la nostra attitudine a una visione a 360 gradi, mentre l’aspetto sfumato indica il nostro coraggio nell’affrontare il cambiamento e nel proporlo alle imprese clienti”, conclude Dallaglio.

Rew<<olution: radici nel passato e slancio verso il domani

Quanture ha raccontato il proprio cambiamento durante la convention annuale Rew<<olution, che ha affrontato il tema della trasformazione sotto diversi punti di vista. Il nome stesso dell’evento, a sua volta crasi fra Rewind ed Evolution, indica un cambiamento che affonda le sue radici nell’esperienza del passato e si evolve, ideando soluzioni innovative in grado di creare una nuova visione del futuro.

Nel corso dell’evento, Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, ha affrontato il tema della sostenibilità digitale intesa come capacità di mettere la tecnologia al centro dei processi di sviluppo sostenibile e abilitarlo. Un impegno che va ben oltre l’impiego di tecnologie green nell’IT. L’appello, rivolto alle aziende del mondo tech affinché si assumano la responsabilità di diventare abilitatori di sostenibilità, coinvolge direttamente anche Quanture.

Anche la sicurezza è stato un tema centrale di Rew<<olution: una sfida attualissima per garantire un’evoluzione digitale al riparo delle crescenti minacce, come conseguenza anche della situazione geopolitica attuale. Daniele Stanzani, Ethical Hacker, ha evidenziato l’incremento di nuove tecniche nel dark web in concomitanza con la guerra in Ucraina e il nuovo teatro iraniano-saudita. Le attività di hacker esperti assunti dagli Stati e i nuovi malware in circolazione colpiscono di riflesso anche il mondo delle imprese con attività subdole e silenti, nascoste a lungo, con l’obiettivo di azzerare l’operatività aziendale.

Lo conferma l’esperienza di un’azienda protagonista di quel tessuto industriale come Marazzi Group, storica impresa italiana, oggi parte di una grande multinazionale nel settore del flooring, che ha sperimentato l’insidiosità del ransomware. “Gli attaccanti utilizzano tecniche social sempre più sofisticate che puntano sul fattore umano” ha sottolineato Claudio Coni, CIO di Marazzi Group Europa, che ha evidenziato la difficoltà di assicurare la protezione soprattutto a livello di fabbrica e la necessità di equilibrio fra sicurezza e velocità necessaria al business. Il messaggio è che per combattere le crescenti minacce non sono sufficienti gli investimenti in tecnologia ma serve un cambiamento capace di mettere in sicurezza le organizzazioni, che partner come Quanture possono supportare.

Cosa aspettarsi dal prossimo futuro tecnologico?

Alla fine, tutto torna. La strada è quella di una tecnologia performante e sicura come motore del cambiamento, a partire dalla sostenibilità, che necessita di attori consapevoli per metterla in pratica come Quanture.

Grazie alla partnership con grandi aziende tech come HPE, Microsoft, Veeam, PaloAlto, HP – che, a loro volta, hanno partecipato con approfondimenti tecnici all’evento Rew<<olution – l’azienda offre una gamma completa di servizi per aiutare le imprese nella loro trasformazione digitale. Si va dall’aggiornamento dell’infrastruttura datacenter e dalla realizzazione di cloud ibridi o privati all’ottimizzazione del network aziendale fino alla security più avanzata. Tutto per garantire alle imprese di prepararsi oggi agli scenari tecnologici, sempre più sfidanti, del domani.

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