RAEE

Migliorare il recupero delle plastiche nei RAEE

Ecolight, Stena Recycling e Università di Brescia migliorano il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici a favore dell’economia circolare

Pubblicato il 03 Feb 2020

“L’economia circolare nei rifiuti elettronici: il miglioramento del recupero delle plastiche nei RAEE”.

Individuare tecnologie che possano migliorare lo smaltimento della plastica contenuta nei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) in particolare della categoria R4 (piccoli elettrodomestici), aumentando le percentuali di riciclo e migliorando la qualità delle frazioni, arrivando a potenziare l’apporto del trattamento dei rifiuti elettronici, e di tutta la filiera RAEE, all’economia circolare.

E’ questo l’obiettivo del progetto sviluppato dal consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori Ecolight, dal dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale dell’Università di Brescia e da Stena Recycling, azienda impegnata nel trattamento dei rifiuti elettronici.

Il progetto è stato sviluppato da febbraio 2018 a gennaio 2020 in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento. Venerdì 31 gennaio a Milano è stato presentato in occasione del convegno “L’economia circolare nei rifiuti elettronici: il miglioramento del recupero delle plastiche nei RAEE”.

Più plastica leggera, meno plastica pesante a favore della green economy

Due anni di ricerca sulle plastiche contenute nei piccoli elettrodomestici e nell’elettronica di consumo: una categoria di RAEE indicata come il raggruppamento R4 che è in grande crescita (l’anno scorso la raccolta è aumentata di oltre il 15% rispetto al 2018) e che, in peso, è composta per il 30% proprio da plastica.

Si tratta di una frazione caratterizzata da due elementi: la molteplicità di polimeri utilizzati e la presenza di plastiche con ritardanti di fiamma bromurati (plastiche pesanti). A differenza delle altre, queste ultime non possono essere avviate a recupero di materia: il loro destino è l’incenerimento.

Il progetto ha permesso di migliorare i processi di trattamento e selezione delle plastiche contenute nei piccoli RAEE (R4) sotto i profili quantitativi e qualitativi. Sono oltre 17.200, le tonnellate totali di plastica che si possono recuperare dai piccoli RAEE. A questo aumento è corrisposta una diminuzione della plastica pesante, non riciclabile e destinata a distruzione termica.

Al contempo, si è registrato un calo (-10%) degli scarti nelle due frazioni che vengono inviate a recupero, ovvero la plastica leggera e i metalli. Questo significa una potenziale miglior collocabilità del prodotto sul mercato dei materiali recuperati.

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