Intervista esclusiva

KPNQWest Italia: 30 anni di successo nell’IT. Grazie anche al canale

Il provider lombardo, grazie alla sua infrastruttura di data center altamente resiliente offre sevizi di data center e cloud scalabili e ad alte prestazioni
L’infrastruttura ospita inoltre l’interconnessione diretta al MIX, con la disponibilità di oltre 240 carrier nazionali e internazionali.

Pubblicato il 16 Giu 2017

Redazione TechCompany360

Marco Fiorentino, ceo di KPNQuest Italia

Farsi largo nel mondo ICT, dominato perlopiù da attori d’Oltreoceano, non è affatto semplice. E ancora di meno lo è essere presenti da oltre 30 anni, riuscendo sempre a stare al passo con l’innovazione. Lo dimostra la storia di successo di KPNQwest Italia, azienda fondata nel lontano 1985, specializzata nell’offerta di soluzioni TLC e Cloud Computing. Come racconta a Digital4Trade Marco Fiorentino, amministratore delegato di KPNQwest Italia, «Siamo nati nel 1985 come COMM2000 e siamo stati tra i primi a offrire servizi di telecomunicazioni in concorrenza all’operatore pubblico. Abbiamo contribuito alla creazione del MIX (Milan Internet Exchange) punto strategico di interconnessione nazionale e internazionale con i maggiori operatori.  Nel 2000 abbiamo venduto l’azienda a KPNQwest, per poi ricomprarla nel 2003; da allora siamo ritornati totalmente indipendenti. In 32 anni di storia abbiamo sempre mantenuto il passo con i vari cambiamenti tecnologici che si sono succeduti». Oggi il fiore all’occhiello del provider risiede nella proprietà di 4 Data Center nel campus di Caldera a Milano, hub strategico di connessione a internet in Italia. Da qui KPNQwest è in grado di offrire a imprese di tutte le dimensioni servizi di connettività, oggi prevalentemente in fibra ottica ad alta velocità su tutto il territorio nazionale, e l’interconnessione diretta ad oltre 200 carrier nazionali e internazionali.

 

L’Hub di Caldera

All’interno del Caldera Business Park, in particolare, l’azienda ha realizzato un’infrastruttura IaaS altamente resiliente e capace di altissime performance, basata su tre data center connessi fra loro in fibra ottica sufficientemente vicini per effettuare scritture sincrone dei dati in almeno due diversi data center. In questo modo si ottiene un’affidabilità ben maggiore rispetto un singolo data center Tier IV. La soluzione supporta SAP Hana ed è cost effective anche rispetto i maggiori operatori oltreoceano.

Marco Fiorentino, ceo di KPNQuest Italia

L’alleanza con HPE

Dal punto di vista tecnologico il principale partner di KPNQwest Italia è Hewlett Packard Enterprise, una alleanza da tempo consolidata per assicurare ai clienti ospitati nei data center la massima qualità di servizi sia per housing che per il cloud. «L’intera nostra offerta infrastrutturale è basata sui data center che abbiamo progettato e realizzato nel tempo e che gestiamo direttamente con il nostro personale in loco.  I dati vengono replicati in sincrono su almeno due dei nostri data center, consentendoci così un’elevata resilienza. Tanto che, teoricamente, si potrebbe spegnere uno dei data center senza disturbare la piena operatività del cliente finale», racconta Fiorentino.  Questa notevole forza dal lato infrastrutturale consente a KPNQwest Italia di avere infrastrutture sempre all’avanguardia. Il gruppo italiano ha però diverse carte da giocare a suo favore: nell’arena del cloud: innanzitutto gli stessi Data Center che, essendo collocati in Italia, rispondono al meglio al tema della data sovereignty, diventato sempre più impellente dopo il caso Safe Harbor. Inoltre, i servizi KPNQwest sono cost competitive con quelli dei big del cloud, un particolare non di poco conto dal punto di vista dei clienti finali. Questi ultimi possono poi avvantaggiarsi anche dell’altro ramo dell’offerta del provider lombardo, vale a dire le connessioni in fibra ottica a banda larga e ultra larga disponibili su tutto il territorio nazionale. Che, come noto, sono la precondizione indispensabile di qualsiasi progetto cloud.  Infine, c’è da rilevare che nessuno dei grandi provider internazionali può offrire il cloud ibrido, che invece KPNQwest può proporre ai suoi clienti finali

Il lavoro dei partner

Tutto questo grazie anche al lavoro quotidiano di una fitta rete di partner presente sul territorio nazionale: «L’aspetto significativo è che il nostro go to market avviene principalmente tramite canale. Per alcuni grandi clienti operiamo in maniera diretta. In tutti gli altri casi ci appoggiamo ai partner, che possono essere società medio piccole radicate sul territorio, storicamente specializzate nella connettività. Ci affidiamo anche a grandi e medi system integrator per progetti più specifici, che interessano soprattutto l’area cloud e Data Center. Però c’è da rilevare che anche i nostri partner di più piccola dimensione si stanno sempre di più affacciando al mondo del cloud, magari inizialmente per offrire dei servizi di disaster recovery, ma anche per la gestione dei workload aziendali», evidenzia l’amministratore delegato di KPNQwest Italia.

Una rete in espansione

A supporto del canale il provider lombardo offre tutta una serie di attività, tra cui listini riservati e sconti commisurati al volume di servizi installati, un portale web dedicato per ordinare in autonomia, un account manager e il supporto tecnico di prevendita dedicati, oltre che campagne di lead generation. Un servizio che è molto tagliato per il mondo SMB, ossia un’area che spesso è trascurata dai grandi operatori, e che è costruito sulla fiducia: i rivenditori sanno che – nel caso di eventuali problemi – possono contare su un servizio di assistenza di qualità, gestito direttamente da personale competente di KPNQwest Italia. La stessa offerta, che come visto va decisamente oltre la classica connettività, rappresenta un incentivo per i partner, che possono godere anche di una struttura di prezzo remunerativa. Per il prossimo futuro KPNQwest Italia si è posta l’obiettivo di rinforzare ulteriormente la sua rete di partner, in particolare in aree come Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e nell’intero Mezzogiorno.
www.kqi.it

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